L'ostruzionismo di sinistra e il dilemma di La Russa: "Canguro o tempi fissati"

L'ostruzionismo di sinistra e il dilemma di La Russa: Canguro o tempi fissati
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Nei saloni davanti alla buvette di Palazzo Madama il presidente Ignazio La Russa lo ammette con quella punta di realismo che contraddistingue il politico puro: «Io avrei voluto che la riforma del premierato fosse approvata in questo ramo del Parlamento prima del voto europeo, ma ormai è chiaro che non ce la faremo». Sarà per questo probabilmente che l'aria al Senato non è quella dello scontro cruento evocato da Elly Schlein quando ha annunciato che i parlamentari del Pd si sarebbero opposti alla riforma allo stremo, usando i propri «corpi». (ilGiornale.it)

Su altre testate

È quanto è durata la sospensione dei lavori al Senato sul ddl Casellati per mancanza del numero legale. Venti minuti. (L'HuffPost)

ROMA – Il voto finale in Senato al Ddl premierato si terrà, con molte probabilità il 18 giugno, con i tempi contingentati in 30 ore. Lo ha stabilito la Conferenza dei Capigruppo. Premierato, si vota in Senato il 18 giugno: tempo massimo 30 ore, è polemica (Dire)

L'opposizione fa la voce grossa («Grave forzatura»), ma fuori verbale ammette che si tratta di un taglio dei tempi assai soft: «Il contingentamento era inevitabile, come in ogni ostruzionismo, va bene così». (ilGiornale.it)

Premierato, tensioni Lega-Fratelli d’Italia: il voto slitta a dopo le Europee

Si fa strada l'ipotesi del 18 giugno per il voto sul premierato al Senato. (Secolo d'Italia)

E così anche La Russa in conferenza dei capigruppo a Palazzo Madama ha dovuto utilizzare il bas… Perché è stato il Carroccio a dire, dietro le quinte, che così come è il disegno di legge sul premierato non va bene perché non è chiaro lo sbocco della legge elettorale. (la Repubblica)

La seconda giornata di votazioni degli emendamenti al premierato, ieri in Senato, si è conclusa con la decisione della conferenza dei capigruppo di contingentare i tempi dell’esame del ddl Casellati: 30 ore complessive di dibattito, suddivise tra tutti i gruppi, che dovrebbe portare a un voto finale dell’aula di Palazzo Madama il 18 giugno. (il manifesto)