Puglia, manifesta subalternità. Il Pd tace, Emiliano si arrende a Conte

L'HuffPost INTERNO

"Ritengo che, una volta che avremo realizzato ciò che ci chiedono, questa parentesi si chiuderà velocemente, anche prima delle elezioni europee". Così il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano in una intervista al Fatto Quotidiano dopo lo strappo di Giuseppe Conte. Per Emiliano "non era indispensabile uscire, e infatti comprendo l'amarezza e l'irritazione delle altre forze politiche che mi stanno sostenendo anche in questo momento. (L'HuffPost)

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Il presidente della Regione Puglia: "M5S fuori dalla giunta? Non era indispensabile uscire" (LAPRESSE)

Mi aspetto che proceda dunque a un netto cambio di fase, che non può tradursi in una mera sostituzione di chi è uscito, ma solo in un concreto rinnovamento degli assetti di governo regionale che sancisca un nuovo inizio, su basi diverse. (La Stampa)

“Ho chiesto a Emiliano di dare seguito a quello che ho detto venerdì scorso a Bari: tenere lontani trasformisti, transfughi dal centrodestra e persone sul cui rigore morale vi sia la minima ombra. Mi aspetto che proceda dunque a un netto cambio di fase, che non può tradursi in una mera sostituzione di chi è uscito, ma solo in un concreto rinnovamento degli assetti di governo regionale che sancisca un nuovo inizio, su basi diverse. (Il Fatto Quotidiano)

La leader del Partito Democratico, Elly Schlein, esprime la sua ‘forte irritazione’ per le vicende di Bari, dove consiglio comunale e giunta regionale sono stati travolti da scandali giudiziari per corruzione negli ultimi giorni. (LAPRESSE)

"E' irritata", con Emiliano fa sapere in una nota il Pd al termine di una giornata surreale. Ma la segretaria dem che continua a chiedere massimo rigore e atti concreti al Pd pugliese, in realtà, dovrebbe farci (Secolo d'Italia)

Come? Con la decisione di uno sdegnatissimo Giuseppe Conte che sceglie di uscire dalla giunta pugliese proponendo però l'istituzione di un nuovo assessorato alla Legalità. E dopo Telekabul (il Tg3 starebbe per passare in quota pentastellata), il M5s si intesta anche un altro gioiello di famiglia della sinistra: la questione morale. (ilmessaggero.it)