Fed, fine del programma acquisti a marzo

Milano Finanza ECONOMIA

La prossima riunione del comitato che decide la politica monetaria americana è in programma il 15 e 16 marzo prossimi.

In sintesi la fine del programma di acquisti, deciso nel 2020 per supportare l'economia Usa durante la fase iniziale della pandemia, finirà a marzo, come era nelle attese del mercato

La Fed lascia i tassi invariati.

Il rialzo del tassi che, secondo molti membri del direttorio della Federal Reserve potrebbe essere deciso a marzo, sarebbe il primo dal 2018. (Milano Finanza)

Su altre fonti

A dare sostegno a Leonardo oggi è stato l'outlook convincente di Lockheed Martin A fare la voce grossa sono poi i titoli oil (+4,46 Tenaris, +3,68% Saipem e +2,98% Eni) sotto la spinta del petrolio. (Finanzaonline.com)

Attualmente il Wti guadagna il 2,57% a 87,80 dollari al barile, mentre il Brent sale del 2,23% a 89,12 dollari. Guardando ai dati macro, State Street Global Markets ha pubblicato oggi i risultati dello State Street Investor Confidence Index (Ici) relativi a gennaio 2022. (Milano Finanza)

È stato confermto il completamento del tapering nel prossimo mese di marzo. a Federal Reserve, al termine della due giorni di riunione, ha lasciato i tassi invariati tra lo 0 e lo 0,25% e ritiene che con un'inflazione ben al di sopra del 2% e un mercato del lavoro forte, sarà appropriato aumentare i tassi d'interesse statunitense. (AGI - Agenzia Giornalistica Italia)

Ottima giornata per i titoli tech, con gli investitori che prendono posizione sulle azioni che sono state più colpite nella scorse sedute, a causa dei timori che la Federal Reserve possa accelerare la normalizzazione monetaria per combattere l'inflazione. (Teleborsa)

Da inizio anno i principali indici Usa cedono oltre il 10% penalizzati dal calo dei titoli tecnologici, i più colpiti da un aumento dei tassi di interesse Nella lista delle preoccupazioni, c’è da aggiungere il prezzo del petrolio che oggi ha superato i 90 dollari, sui massimi dal 2014. (Wall Street Italia)

Gli squilibri dell'offerta e della domanda legati alla pandemia e alla riapertura dell'economia hanno continuato a contribuire a livelli elevati di inflazione. "Le condizioni finanziarie complessive rimangono accomodanti, riflettendo in parte le misure politiche a sostegno dell'economia e del flusso di credito alle famiglie e alle imprese statunitensi", viene sottolineato. (Teleborsa)