Sigarette elettroniche, in Irlanda si apre il dibattito su aromi e minori

Sigmagazine SALUTE

“Il ministro Harris – ha concluso Dunne – sembra suggerire che ai fumatori adulti non debba essere permesso di scegliere l’aroma che vogliono, sulla base di un campione di 16 teen-ager.

L’associazione ricorda anche di aver chiesto per quattro anni al ministro Harris di introdurre il divieto di vendita di prodotti del vaping ai minori di 18 anni.

L’onda lunga del dibattito su sigarette elettroniche e aromi in corso negli Stati Uniti raggiunge anche le coste dell’Irlanda, dove il Ministro della salute Simon Harris sembra preda di suggestioni proibizioniste. (Sigmagazine)

Ne parlano anche altri giornali

Pubblichiamo di seguito la lista completa dei livelli di emissione delle sigarette tradizionali suddivisi per singolo brand. Ma, come sottolineato dalla commissione europea, anche le sigarette con soglie più basse provocano danni spesso letale all’organismo umano, soprattutto all’apparato cardiocircolatorio e respiratorio. (Sigmagazine)

Un ulteriore dato molto importante, che dovrà necessariamente essere comunicato al momento della richiesta, riguarda il fatturato. Pubblicato il 23 marzo 2018, il Decreto direttoriale 47885/RU rappresenta un tassello molto importante che ha introdotto le modalità e i requisiti per la ricezione dell’autorizzazione alla vendita dei prodotti da inalazione. (Sigmagazine)

È la denuncia che De Telegraaf, tra i più diffusi giornali olandesi, ha pubblicato in queste ore. Chi raggiunge il target di vendita concordato riceverebbe 3 mila euro come “ringraziamento”. (Sigmagazine)

Parrebbe proprio di sì e il primo caso è stato segnalato dai carabinieri del comando provinciale di Terni durante un controllo effettuato a San Gemini. Un giovane ternano di 19 anni è stato sorpreso con 36 grammi di marijuana, 10 grammi di hashish e una cartuccia di ricarica di liquido per sigaretta elettronica contenente 19 grammi di olio di marijuana. (Sigmagazine)

I Centers for Disease Control and Prevention, responsabili insieme alla Fda dell’indagine sui casi, hanno finalmente diramato un comunicato con i nomi dei marchi consumati, da soli o insieme, dai pazienti ricoverati. (Sigmagazine)