Niger, ritirata degli Usa dal bastione del Sahel. Restano solo gli italiani

la Repubblica ESTERI

I militari americani lasceranno il Niger, abbandonando così tutta l’attività antiterrorismo nel Sahel, la grande sorgente dell’onda jihadista che si sta espandendo nell’intera Africa centrale. La decisione è di ieri dopo il fallimento dei colloqui con il premier Ali Lamine Zeine, l’unico civile della giunta di generali che ha preso il potere a Niamey lo scorso luglio, invitato a Washington nell’e… (la Repubblica)

Su altre fonti

Secondo quanto riferito dal New York Times, più di mille soldati americani lasceranno il Niger nei prossimi mesi. La decisione ha fatto seguito all’annuncio della giunta golpista di Niamey, chiamata Consiglio nazionale per la salvaguardia della patria (Cnsp), e ai colloqui tra le due parti, durante i quali il vicesegretario di Stato Usa Kurt Campbell ha detto al primo ministro nigerino Ali Lamine Zeine che Washington non è d’accordo con la svolta del Paese verso Russia e Iran. (ilGiornale.it)

Quello russo in particolare, che spinge dalla Libia, ma anche cinese e iraniano. E così, dopo il ritiro delle truppe francesi, nel bollente Paese del Sahel rimarranno solo poche centinaia di soldati europei. (ilmessaggero.it)

Il Dipartimento di Stato Usa avrebbe dato l’ok per un ritiro “ordinato e responsabile” dei militari statunitensi dal Niger. A cui la giunta militare che ha assunto il potere a Niamey nel luglio 2023, destituendo il presidente Bazoum, all’indomani del golpe aveva dato già dato un avviso di sfratto. (il manifesto)

Nel nostro Paese, il Niger, e nei dintorni, entrambi i fattori in gioco sono essenzialmente costituiti dalla ‘sabbia’. La geografia e la politica, in un contesto di concorrenza o egemonia per il potere, si articolano e sviluppano attorno a questo elemento unico che ne definisce l’identità e l’immaginario. (Il Fatto Quotidiano)

Lo hanno annunciato alcune fonti statunitensi. Gli Stati Uniti hanno dato il loro accordo per il ritiro dal Niger dei loro 1.000 militari che sono impegnati sul posto per la lotta contro la jihad islamica. (Il Piccolo)

Campbell e il primo ministro della giunta, Ali Mahaman Lamine Zeine, hanno concordato che una delegazione Usa si recherà entro pochi giorni nella capitale Niamey per organizzare un ritiro ordinato. (la Repubblica)