Fattura elettronica verso la PA, valida anche in caso di rigetto

Informazione Fiscale ECONOMIA

Fattura elettronica verso la PA, valida anche in caso di rigetto. In linea generale le prestazioni di servizi si considerano effettuate nel momento in cui si corrispondono le somme dovute.

Fattura elettronica verso la PA, valida anche in caso di rigetto se è stato emessa in deroga agli accordi contrattuali ma in linea con le disposizioni del DPR numero 633 del 1972.

La fattura elettronica verso la PA nell’ambito di un contratto d’appalto risulta valida anche in seguito al rigetto da parte della Pubblica Amministrazione. (Informazione Fiscale)

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Il corso affronterà, a partire dalle novità del tracciato e-fattura, le diverse fattispecie in ambito IVA, trasposte nella codifica relativa a “tipo documento” e codice “natura IVA”. Sul fronte dei corrispettivi sarà analizzato il nuovo tracciato telematico, con particolare riferimento alla decodifica delle informazioni trasmesse con nuovo tracciato XML, che va a colmare numerose lacune del tracciato precedente, consentendo, ad esempio, la corretta gestione dei buoni pasto. (MySolution)

uongiorno, un mio cliente ha saltato un numero progressivo di una fattura elettronica emessa di maggio. Per porre domande a Salvatore De Benedictis sul tema “Fatturazione Elettronica e Conservazione Digitale” è possibile scrivere a: esperto@agendadigitale. (Agenda Digitale)

Infatti, laddove la fattura nei confronti della PA sia emessa in deroga agli accordi contrattuali, ma nel rispetto delle disposizioni del decreto IVA, la fattura elettronica si considera trasmessa per via elettronica e ricevuta dalle amministrazioni pubbliche solo a fronte del rilascio della ricevuta di consegna da parte del Sistema di interscambio. (Ipsoa)

La fattura elettronica deve essere identificata in modo univoco. L’agenzia delle entrate risponde al quesito del contribuente con esito negativo. Il quesito dell’istante. L’Istante intende adottare un sistema di numerazione delle fatture elettroniche che evita di esporre a clienti e collaboratori informazioni sul numero totale di fatture emesse. (Gooruf)

È sufficiente, invece, che la numerazione progressiva identifichi la fattura "in modo univoco" ed eviti sovrapposizioni con altre fatture emesse dal medesimo soggetto. Il decreto IVA dispone che per le operazioni effettuate a partire dal 1° gennaio 2013, la fattura deve contenere "un numero progressivo che la identifichi in modo univoco". (Ipsoa)

Chi ha l’obbligo di emettere la fattura elettronica avrà tempo fino all’inizio del nuovo anno per predisporsi all’adozione del nuovo schema. Condividi. Dal 1° ottobre 2020, in concomitanza con il debutto delle nuove e più avanzate specifiche tecniche, sono entrati in vigore dei nuovi codici per la compilazione dell’e-fattura. (ValsusaOggi)