Nutriti con le sonde e costretti a indossare pannoloni: rivelazioni choc sulle carceri israeliane

Today.it ESTERI

Un racconto fatto di foto e testimonianze agghiaccianti: la Cnn ha parlato con tre informatori israeliani che hanno descritto le condizioni carcerarie disumane a cui sono sottoposti decine di prigionieri palestinesi nel carcere di Sde Teiman, una base militare nel deserto che funge anche da campo di detenzione. La struttura è divisa in due parti: alcuni recinti dove circa 70 detenuti palestinesi sono sottoposti a costrizioni fisiche estreme, e un ospedale da campo dove i prigionieri feriti sono legati ai loro letti, indossando pannoloni e nutriti attraverso cannucce. (Today.it)

Se ne è parlato anche su altre testate

Il filo spinato tutto intorno, le luci dei riflettori puntate su di loro e qualche coperta posata sulle gambe. Ciò che le foto non dicono è che quelle persone sono detenuti palestinesi in quella che la Cnn ha identificato come la base-carcere del Negev di Sde Teiman. (Il Fatto Quotidiano)

A rivelarlo sono tre informatori israeliani, che hanno lavorato lì dentro e, diffondendo alcune foto, confermano le denunce già sollevate in precedenza su quel carcere. Bendati, legati, picchiati, perquisiti di notte, con i pannolini addosso e il divieto di parlare tra loro. (Open)

«I loro diritti erano violati sistematicamente anche prima di questa guerra, ma la situazione è peggiorata», racconta Oneg Ben Dror, attivista ebrea della ong Physicians for human rights ed esperta della condizione dei prigionieri politici nelle carceri di Tel Aviv. (il manifesto)

La “Guantanamo” delle dune si chiama Sde Teiman e si trova a trentina di km dal confine con Gaza. Ci sarebbe anche un ospedale da campo dove i detenuti feriti sono sempre bendati e nudi, legati ai loro letti, costretti a indossare pannoloni e alimentati con cannucce. (RSI.ch Informazione)

– Un uomo con la nuca abbassata, la fronte spalmata sulla recinzione di filo spinato. Due scatti rubati di nascosto dagli occhi delle guardie della temibile prigione israeliana Sde Teiman, nel deserto del Negev, a circa una 30 km dalla Striscia di Gaza, e che sono finiti nella mani della Cnn. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Almeno stando a testimonianze - verbali, e ora fotografiche - arrivate da whistleblower israeliani. Già un medico che lavorava lì aveva inviato ad aprile una lettera (pubblicata anche sul quotidiano Haaretz) al procuratore generale israeliano in cui denunciava abusi e maltrattamenti. (Corriere della Sera)