Dopo Macron anche l'Estonia: "Valutiamo seriamente l'invio di truppe a Kiev"

Dopo Macron anche l'Estonia: Valutiamo seriamente l'invio di truppe a Kiev
L'HuffPost ESTERI

Il consigliere per la Sicurezza nazionale del presidente estone Madis Roll afferma che il governo sta discutendo "seriamente" la possibilità di inviare truppe in Ucraina occidentale. Roll ne ha parlato in un'intervista al portale Breaking Defense, come riporta Ukrainska Pravda. Secondo il consigliere del presidente estone, il governo sta ora analizzando il potenziale dispiegamento e preferirebbe farlo come parte di una missione Nato "per dimostrare forza e determinazione". (L'HuffPost)

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“Hanno fatto una scelta. Noi siamo pronti, lo siamo sempre” ha detto il capo della diplomazia russa intervenendo alla 32ma assemblea del Consiglio per la politica estera e di difesa, un think tank russo creato nel 1992 e a molti ritenutola principale organizzazione pubblica di politica estera del Paese. (RSI.ch Informazione)

A dichiararlo è stato oggi il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, assicurando che a pensarla in questo modo non sono solo molti russi ma che lo stesso Cremlino "considera questa valutazione corretta". (il Fatto Nisseno)

Prima dal viaggio in Cina e dagli incontri con Xi Jinping, il presidente russo Vladimir Putin si è detto convinto della bontà del piano di pace per la guerra in Ucraina proposto dalla Cina circa un anno fa. (Inside Over)

Ucraina, Lavrov: “Conflitto tra Occidente e Russia al suo apice”

Siamo aperti al dialogo sull’Ucraina, … Putin continua la guerra, ma parla di pace. (Il Fatto Quotidiano)

Le forze russe stanno creando una “zona cuscinetto” nella regione ucraina di Kharkiv per proteggere le regioni di confine russe, ma la conquista della seconda città ucraina non rientra negli attuali piani della Russia. (Adnkronos)

(Adnkronos) – Il conflitto tra l’Occidente e la Russia per la guerra in Ucraina è ora “al suo apice” e l’Europa non tornerà ad avere buoni rapporti con Mosca “per almeno una generazione”. A dichiararlo è stato oggi il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, assicurando che a pensarla in questo modo non sono solo molti russi ma che lo stesso Cremlino “considera questa valutazione corretta”. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)