Immobiliare: classifica italiana su costi e compravendite

PMI.it ECONOMIA

Focus sui trend del mercato immobiliare residenziale italiano e sulle variazioni che caratterizzano le diverse zone della penisola. Il mercato immobiliare residenziale mostra netti segnali di ripresa su tutto il territorio nazionale, grazie ai numerosi scambi di abitazioni registrati nel corso del 2022 che hanno visto una crescita rispetto all’anno precedente. Immobiliare residenziale: analisi OMI Acquisto casa: quando l'agenzia immobiliare non si paga 8 Giugno 2023 Secondo l’analisi statistica relativa al mercato immobiliare redatta dall’osservatorio dell’Agenzia delle Entrate, le regioni protagoniste della maggiore quota di scambi sono state la Lombardia e il Lazio, seguite dall’Emilia Romagna, dal Piemonte e dal Veneto (PMI.it)

La notizia riportata su altri media

sulla base dei dati dell’Osservatorio sul Mercato Immobiliare (OMI) dell’Agenzia delle Entrate, nel I trimestre 2023 a soffrire maggiormente sono i comuni capoluogo (-10,6%) rispetto ai non capoluoghi (-7,4%). (idealista.it/news)

Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno si registra a Bologna un calo de 23,9%) e a Milano del 22,9%. La città del business e quella universitaria per eccellenza sono quelle dove si sono vendute meno case nei primi tre mesi del 2023. (Economy Magazine)

Mentre sul nuovo sfiora il 20% (-19,8 per cento, con un calo di transazioni, per le nuove abitazioni, passato dalle quasi 26mila stimate a inizio periodo, alle circa 12mila dell’ultima rilevazione). E parla con i numeri. (Il Sole 24 ORE)

Nomisma ha reso note le stime relative alle compravendite immobiliari per il 2023. Dopo un 2022 record, con numeri in forte ripresa dopo due anni difficili dovuti alla crisi causata dalla pandemia, si assiste a una contrazione nel numero delle operazioni. (Segugio.it)

Bologna, Palermo, Verona e Roma aumentano i residenti che acquistano in città. Sempre più milanesi preferiscono comprare fuori città (CUS Torino)

Case a Milano, i numeri La colpa è da ricercare ovviamente nei prezzi: dall’Agenzia delle Entrate sono arrivati nei giorni scorsi altri numeri preoccupanti. (Mi-Tomorrow)