No all'Autonomia differenziata: Autonomie locali italiane (Ali) punta sul referendum

Tele Monte Kronio - RMK Sciacca SALUTE

"in una somma di micro-stati autonomi e in concorrenza tra loro e con lo Stato": un ddl che "avvantaggia i territori più ricchi" e che "consolida i già gravi divari territoriali". È il giudizio espresso da Ali (Autonomie locali italiane) Sicilia nei confronti del disegno di legge sull'autonomia differenziata che ha ottenuto l'ok del Senato. L'Associazione guidata in Sicilia da Domenico Venuti, sindaco di Salemi, rivolge un appello contro la riforma voluta dal ministro per gli Affari regionali Roberto Calderoli (Tele Monte Kronio - RMK Sciacca)

Su altre fonti

Sul tema la Fondazione The Bridge ha elaborato uno studio accurato. (Tecnomedicina)

E’ quanto emerge dal report della Fondazione Gimbe su “L’autonomia differenziata in sanità” realizzato per esaminare le criticità del testo del DdL Calderoli e analizzare il potenziale impatto sul Servizio sanitario nazionale delle maggiori autonomie richieste dalle Regioni in materia di tutela della salute. (Approdo Calabria)

Nell’ultimo decennio, la sanità in Sicilia ha affrontato una serie di sfide che hanno reso evidente il divario esistente tra il Sud e il Nord Italia. La strada verso il raggiungimento degli obiettivi della Missione Salute del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e il pieno adempimento dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) sembra essere in salita, con il rischio che la situazione possa peggiorare nel medio e lungo termine. (SiracusaPress)

Il Ddl Calderoli sull'autonomia differenziata, approvato al Senato e ora in discussione alla Camera, potrebbe segnare un punto di non ritorno nell'equità dell'assistenza sanitaria tra le Regioni italiane in un contesto caratterizzato dalla grave crisi di sostenibilità del Servizio sanitario nazionale (Ssn). (Tiscali Notizie)

Chiorazzo (Basilicata Casa Comune): il colpo di grazia arriverà dall’autonomia differenziata. Di seguito la nota integrale. Il sistema sanitario regionale, con il governo Bardi, è stato gravemente sottodimensionato in termini di personale medico e infermieristico e questa carenza compromette la capacità di fornire assistenza sanitaria di qualità e tempestiva a tutti i pazienti, con lunghe liste di attesa che i cittadini della Basilicata devono affrontare per accedere a servizi sanitari essenziali. (Sassilive.it)

Lo scorso 18 marzo, il Consiglio Comunale – con sette voti favorevoli e uno contrario (consigliere Di Sisto) – ha espresso la propria contrarietà “ritenendo che costituisca un irreversibile ed irreparabile vulnus all’unità del paese, alla coesione sociale e all’uguaglianza costituzionalmente sancita tra cittadine e cittadini di tutte le regioni”. (NTR24)