Si chiudono i Mondiali di Sci Alpino: un Tricolore gigantesco «vola» sopra Cortina

Corriere TV SPORT

Il lancio dei paracadutisti dell’Esercito sopra Cortina - Facebook /CorriereTv. Il Tricolore, fiero e orgoglioso, domina le Cinque Torri nel magnifico scenario dolomitico: un’emozione unica regalataci dai nostri paracadutisti che colorano i cieli di Cortina d’Ampezzo in occasione della conclusione dei Mondiali di sci alpino.

Ancora una volta, l’Esercito Italiano si conferma protagonista nel supportare l’organizzazione di un evento così importante e unico nel suo genere

(Corriere TV)

La notizia riportata su altre testate

Si può sperare nella terza medaglia di questo evento iridato di casa, anche se i favoriti sono altri. L'austriaco partirà col pettorale n° 7, a chiudere un primo sotto gruppo aperto da Alexis Pinturault: ha pescato il numero 1 il fuoriclasse transalpino, ancora a secco di titoli all'ombra delle Tofane. (NEVEITALIA.IT)

Terzo posto per l’altro norvegese Henrik Kristoffersen (0”46). Delusione per Daniel Yule il quale, nonostante la bella rimonta dopo il nono posto della prima manche, non ha saputo andare oltre il quinto posto finale (+1”22), dietro anche all’italiano Alex Vinatzer (Ticinonline)

Il poliziotto D'Amici, ex olimpionico, ammaina la bandiera. (LaPresse)

In tre sono stati nettamente superiori e sono andati a medaglia, con pieno merito: due norvegesi (1° Foss Solevaag, 3° Kristoffersen) e l'austriaco Pertl, felice al traguardo pure se era stato il migliore nella prima manche. (Sport Fanpage)

Vinatzer conclude quindi quarto a 1”20 dal vincitore, appena due centesimi davanti a Daniel Yule, da 9° a 5° e alla fine il miglior svizzero in una giornata nera per i rossocrociati. Un quarto posto amaro nello slalom iridato di Cortina, ma neppure troppo se consideriamo il distacco dalla medaglia di bronzo. (NEVEITALIA.IT)

L’oro dello slalom va a Foss Solevaag, 29 anni, norvegese: si divora la pista Drusciè sulla quale gli organizzatori hanno sparso il sale - un capolavoro organizzativo – e piange di gioia. L’argento va all’austriaco Adrian Pertl (a 0”21) : “Ho cercato di fare la stessa cosa della prima manche”. (La Stampa)