Deputato Manes sollecita mantenimento risorse per i progetti dei Comuni valdostani nel Decreto Pnrr

Valledaostaglocal.it INTERNO

Nel corso della settimana appena trascorsa, l'attenzione si è concentrata sull'approvazione del Decreto legge n°19/2024, un tassello fondamentale per l'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR). Martedì 16 aprile, la fiducia è stata posta su questo decreto, seguita dalle votazioni finali giovedì 18 aprile. Ma cosa significa tutto questo per la Valle d'Aosta e per i suoi Comuni? Una delle figure che ha giocato un ruolo determinante in questo processo è stato l'On. (Valledaostaglocal.it)

Ne parlano anche altri media

ROMA — Doveva essere il decreto per mettere in moto il nuovo Pnrr, dopo il via libera di Bruxelles alla revisione. È diventato il decreto “puzzle”. (la Repubblica)

Ansa- Cambia la patente a punti per i cantieri. Arriva un limite ai poteri di Poste nell’ingresso in PagoPa. Facilitate le assunzioni degli specializzandi nella sanità. Via libera ai prolife nei consultori. (altovicentinonline.it)

A Roma passa un emendamento che assicura che le risorse già destinate alla Valle d'Aosta, alle Province autonome di Trento e di Bolzano, al Friuli Venezia Giulia e agli enti locali dei rispettivi territori, rimangano assegnate anche se i finanziamenti originari del Pnrr venissero ridotti o eliminati (Gazzetta Matin)

Tra gli emendamenti significativi riformulati in questi giorni a Roma, in Parlamento, al Decreto legge n°19/2024 “recante ulteriori disposizioni urgenti per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR)” , sul quale è stata posta la fiducia al governo, spicca quello a favore delle Regioni a Statuto Speciale e delle Province Autonome. (AostaSera)

Ha cioè impiegato concretamente solo il 42% dei soldi. Al 31 dicembre scorso l’Italia aveva ricevuto 102,5 miliardi per il Pnrr ma ne ha spesi solo 43. (la Repubblica)

“Finora l’Italia ha ricevuto il 52,7% delle risorse (102,5 miliardi di euro di prefinanziamento e quattro pagamenti per sovvenzioni e prestiti), ben al di sopra della media Ue (34,5%). Altri sei pagamenti per sovvenzioni e prestiti dipenderanno da ulteriori progressi nell’attuazione. (Policy Maker)