Natalità, Roccella: me ne sono andata per far proseguire panel

Agenzia askanews INTERNO

Roma, 9 mag. – “Me ne sono andata per far proseguire quel panel del convegno” perché a differenza di quanto successo “a Torino, dove la contestazione era rivolta solo a me”, qui “non era solo nei confronti del Governo, ma al tema della natalità”. Lo avrebbe detto, secondo quanto si apprende, la ministra per la Famiglia Eugenia Roccella prima di lasciare gli Stati Generali della Natalità.“L’ho fatto – avrebbe spiegato la ministra – per rispetto nei confronti degli altri pensando che in mia assenza i contestatori se ne sarebbero andati e infatti così è successo”. (Agenzia askanews)

Ne parlano anche altre fonti

La ministra della Famiglia ha lasciato il palco tra i fischi e lo slogan 'Sul mio corpo decido io' La ministra della Famiglia Eugenia Roccella è stata contestata in apertura del suo intervento agli Stati Generali della Natalità, al via oggi a Roma (LAPRESSE)

Torino, 9 mag. - "La mia solidarietà totale alla ministra Roccella, ce lo insegna il libro, quando nelle epoche storiche buie si è voluto bandire un autore o bruciare addirittura un libro - qualcuno ha anche proposto di non ospitare degli scrittori israeliani in questa occasione - quando qualcuno ha voluto mettere al bando delle idee, siamo sempre stati sulle soglie del pensiero totalitario, o totalizzante che dir si voglia; quindi piena solidarietà alla ministra Roccella e agli scienziati, scrittori e artisti che da qualunque paese vengano hanno diritto di cittadinanza". (Il Sole 24 ORE)

Un gruppo di studentesse provenienti da diverse parti d’Italia, insieme al movimento transfemminista Aracne, ha urlato slogan del tipo "Sul mio corpo decido io" e "Vergogna, vergogna", impedendo così alla ministra di parlare dal palco dell'Auditorium della Conciliazione di Roma (Liberoquotidiano.it)

"Piena e incondizionata solidarietà a Eugenia Roccella". Lo ha fatto con parole decise, condannando la "censura" imposta con aggressività dai contestatori. (ilGiornale.it)

Solidarietà unanime alla ministra. Le reazioni della politica alla protesta degli Stati Generali della natalità Tutti con Roccella, per Mattarella “chi mette a tacere è contro la Costituzione”. Meloni: “Amano la censura” (Dire)

Erano da poco passate le 9 all'auditorium della Conciliazione, quando è partito questo coro: “Ma quale stato, ma quale Dio, sul mio corpo decido io”. Un convegno che nasceva già divisivo, per i temi trattati, è diventato teatro di una contestazione senza confronto. (L'HuffPost)