Migranti, l'accordo in Europa. Dalle multe alle espulsioni, ecco cosa cambia

La Stampa INTERNO

L’accordo è storico: per la prima volta, dopo sette anni di negoziati su due diverse proposte, i governi dell’Unione europea hanno trovato un’intesa per cambiare le norme che regolano il diritto d’asilo. Una riforma che introduce elementi di solidarietà per aiutare i Paesi di primo approdo (chi rifiuta la ridistribuzione dovrà pagare 20 mila euro a migrante), ma anche più vincoli per far sì che gli Stati come l’Italia si assumano le loro responsabilità nella gestione degli arrivi, seguendo una procedura accelerata per l’esame delle domande d’asilo. (La Stampa)

Su altri giornali

Il cancelliere tedesco Olaf Scholz e la presidente del Consiglio Giorgia Meloni La trattativa è una vera battaglia, e prosegue per tutto il giorno. Alla fine, nel consiglio Affari interni della Ue un accordo si trova, il patto su immigrazione e asilo passa a maggioranza qualificata: votano contro Polonia e Ungheria, quattro Paesi (Malta, Bulgaria, Slovacchia e Lituania) si astengono, tutti gli altri si schierano a favore. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Così il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani a margine della giornata di studio del Ppe a Roma sul nuovo patto sulla migrazione trovato al consiglio europeo degli affari interni in Lussemburgo. (LaPresse)

L'Ue si doterà di una capacità di gestione fissata a 30mila “posti” con un coefficiente di moltiplicazione progressivo di 2, 3 e 4 nell'arco di tre anni. A contare non è il migrante singolo ma il “posto” e siccome la domanda di richiesta d’asilo dovrà essere evasa entro 12 settimane, si calcola che il primo anno il tetto sarà di 60mila persone, poi 90mila e infine 120mila. (Sky Tg24 )

Sul tavolo i due testi chiave del Patto, il regolamento sulla gestione dell’asilo e della migrazione (Ammr) e il regolamento sulla procedura di asilo (Apr). Dopo una giornata sulle montagne russe, con un quasi accordo e poi un’improvvisa rottura, alla fine a Lussemburgo l’intesa sul Patto sulla migrazione è finalmente arrivata, dopo anni di negoziati infruttosi. (Avvenire)

L’Italia ha votato a favore, mentre Polonia e Ungheria si sono espresse contro il compromesso e contro il principio stesso delvoto a maggioranza qualificata su una materia che secondo loro avrebbe dovuto essere decisa all'unanimità dai capi di stato e di governo nel Consiglio europeo. (Italia Oggi)

Roma, 9 giu – L’Ue partorisce l’ennesimo, sedicente accordo sui clandestini. (Il Primato Nazionale)