Mourinho, rivelazioni su Pogba e la Roma: "Cosa ho odiato e perché"

Mourinho, rivelazioni su Pogba e la Roma: Cosa ho odiato e perché
Tuttosport SPORT

" A Roma nessuno sognava una finale europea. Andare ai microfoni come volto del club dopo la sconfitta l'ho odiato. Ora voglio una squadra con obiettivi realistici e che mi rispetti" - Mourinho è tornato a parlare a tre mesi dall'esonero, rilasciando una lunga intervista al The Telegraph. Il portoghese si è tolto qualche sassolino, si è preso una rivincita verbale e ha parlato anche del suo futuro . (Tuttosport)

Se ne è parlato anche su altri media

L'esonero alla Roma non ha intaccato la voglia di Josè Mourinho, pronto a rimettersi in gioco. "Datemi un club dove posso fare quello in cui sono davvero bravo, l'allenatore" LONDRA (INGHILTERRA) (ITALPRESS) - "Non è che ho 61 anni e voglio fermarmi a 65, assolutamente no: ho ancora una lunga carriera davanti". (sport.tiscali.it)

Video suggerito Josè Mourinho è tornato a parlare. Da quando è andato via dalla Roma, esonerato per fare posto a Daniele De Rossi, molto è cambiato nella Capitale: i giallorossi hanno cambiato pelle, gioco, identità, tutto. (Fanpage.it)

Ora voglio una squadra con obiettivi realistici e che mi rispetti. Ni come volto del club dopo la sconfitta l'ho odiato. (ilBianconero)

Mourinho: “Dopo la vittoria del Mondiale Pogba ha messo il calcio in secondo piano”

Il mio lavoro è cercare di trasformare i club in club 'fatti per vincere' o per raggiungere degli obiettivi". Quando alcuni allenatori hanno raggiunto un certo livello forse dicono: 'Lavorerò solo per progetti fatti per vincere'. (Fcinternews.it)

Così l'ex allenatore della Roma José Mourinho in un'intervista al Telegraph dove è tornato sulla sua esperienza di due anni e mezzo in giallorosso. "Ho 61 anni e non voglio fermarmi a 65, assolutamente no. (ilmessaggero.it)

"La stagione dopo che la Francia vinse il Mondiale, nel 2018, penso che Pogba sia tornato in modo diverso. Il Mondiale lo ha portato dentro una dimensione dove il calcio non era la cosa più importante per lui". (Tutto Juve)