Troppa neve, temperature alte e rischio valanghe: niente Stelvio per il Giro d'Italia? Si valuta un percorso alternativo

il Dolomiti SPORT

Nonostante il tentativo, degli ultimi giorni, di ripulire l'iconica strada che porta al Passo dello Stelvio, la neve è ancora tanta a bordo strada. Rischia così di saltare la "Cima Coppi" del Giro d'Italia. L'ufficio strade e l'ufficio valanghe della Provincia danno parere negativo. Ora tocca agli organizzatori del Giro decidere se cambiare percorso per la tappa del 21 maggio (con partenza da Livigno e arrivo a Santa Cristina in Val Gardena) dopo aver valutato eventuali modifiche del meteo e delle temperature. (il Dolomiti)

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“Sullo Stelvio il pericolo valanghe è troppo elevato per far transitare la carovana del Giro d’Italia“. Lo afferma all’ANSA Olaf Reinstadler, Presidente della locale Commissione valanghe. Il passaggio alla Cima Coppi a 2.757 metri con i suoi 48 tornanti è in programma il 21 maggio. (MeteoWeb)

Ecco com'è messo lo Stelvio: ancora tanta neve e frese e ruspe sono al lavoro (VIDEO). Il Giro d'Italia non passerà di lì per il rischio valanghe (il Dolomiti)

“Sullo Stelvio il pericolo valanghe è troppo elevato racconta Olaf Reinstadler, presidente della locale commissione valanghe, “il problema non è la strada, ma lo sono i pendii sovrastanti che sono ancora pieni di neve e con le temperature elevate di questi giorni si possono verificare distacchi spontanei”. (la Repubblica)

Il Giro d’Italia non transiterà sullo Stelvio, la Cima Coppi della gara. A scriverlo è Rai News, al termine di un sopralluogo terminato poche ore fa. Troppa la neve sulla strada, nonostante l’intenso lavoro per liberare la sede stradale. (Bicisport)

Manca la decisione ufficiale di RCS Sport, va detto, quindi per la "sentenza definitiva" aspettiamo la prossima settimana, ma sono forti e autorevoli i segnali che vanno verso il mancato passaggio (e conseguente cambio di percorso) in questa edizione. (TUTTOBICIWEB.it)

Dopo lo sgombero della neve, la strada deve comunque essere ancora messa in sicurezza contro la caduta di massi e slavine, prima di essere riaperta”, le parole dell'assessore della Provincia di Bolzano, Daniel Alfreider. (Quotidiano Sportivo)