Cosa ci dice il collocamento dell’ottava tranche del BTp€i 2033

Il Tesoro ha tenuto ieri il collocamento di titoli di stato a medio-lungo termine, tra cui il BTp€i 15 maggio 2033 e cedola reale 0,10% (ISIN: IT0005482994). L’importo offerto è stato di 1,25 miliardi di euro, a fronte del quale sono arrivati ordini per 1,63 miliardi. L’esito dell’emissione dell’ottava tranche è stato di un rendimento in salita al 2,45%, dato che il prezzo di aggiudicazione si è attestato a 78,25 centesimi, sotto i 79,66 della chiusura sul mercato secondario di lunedì. (InvestireOggi.it)

Ne parlano anche altri giornali

L’importo medio dell’RdC sta diminuendo ogni mese attestandosi sui 549 euro nel mese di agosto quando il massimo ottenibile è di 780 euro pe un singolo individuo e di 1.380 euro per i nuclei più numerosi. (InformazioneOggi.it)

Al via il trittico di fine mese. Nel dettaglio, sono stati collocati 2,5 miliardi di euro del Btp ‘short term’ a 2 anni (range era 2-2,5 mld), che ha preso il posto del Ctz, con la domanda che ha raggiunto 4,2 mld. (Finanzaonline.com)

In dettaglio nell'asta con cui sono stati assegnati 2,5 miliardi di BTP a 2 anni (scadenza maggio 2024) a fronte di una domanda 1,7 volte superiore (pari a 4,253 miliardi) il rendimento è balzato di ben 141 punti rispetto all'asta dellos corso 25 agosto, arrivando al 3,27%. (La Sicilia)

Il rapporto di copertura è stato pari a 1,70. Il Btp a 2 anni (con scadenza maggio 2024) è stato allocato al rendimento del +3,27%, con un balzo di +141 punti base rispetto all’asta precedente. (Borse.it)

Adnkronos) – Dopo i fortissimi rialzi registrati nelle aste di ieri di Btp a 2 e 10 anni, corrono i rendimenti anche nell'asta con cui oggi il Tesoro ha collocato 5 miliardi di Bot a 6 mesi: a fronte di una richiesta di 7,1 miliardi (rapporto di copertura 1,42), il tasso medio è salito di 117 punti rispetto all'emissione di fine agosto, toccando l'1,978%. (Yahoo Notizie)

Ma non si tratta soltanto di chi, approfittando della momentanea assenza del proprietario (ad es. Infatti altrimenti l’aggiudicatario dell’immobile, dopo averlo comprato, sarebbe costretto ad accontentarsi di un canone non ‘proporzionato’ al costo dell’immobile acquistato (InformazioneOggi.it)