Olio di palma sostenibile: l'azienda più virtuosa è l'italiana Ferrero

Il Romanista ECONOMIA

Secondo il Wwf, solo il gruppo Ferrero ha saputo lanciare un segnale di incoraggiamento al mondo dell’industria dimostrando che una filiera di olio di palma sostenibile e priva di impatti sulle foreste è possibile.

A completare l’elenco delle prime 5 aziende delle Scorecard Wwf ci sono Edeka, Kaufland, L'Oréal e Ikea.

Ancora più deludente è quel quarto delle aziende che in generale non ha ancora dichiarato alcun impegno sull’olio di palma sostenibile. (Il Romanista)

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A completare l’elenco delle prime 5 aziende delle Scorecard Wwf ci sono Edeka, Kaufland, L'Oréal e Ikea. Delle 53 aziende Cgf analizzate, solo 10 hanno mostrato impegni concreti sulla sostenibilità dell’approvvigionamento di olio di palma, rientrando nel 10% delle aziende al vertice della classifica. (Tiscali.it)

Le Scorecard mostrano come solo circa un quarto delle aziende prese in esame stia investendo in iniziative in aree a rischio deforestazione. A ciò si aggiunge il devastante effetto che la coltivazione della palma da olio ha avuto negli scorsi decenni. (Corriere Quotidiano)

Nelle sue analisi il Wwf ha preso in considerazione non solo aspetti basilari quali l’utilizzo di 100% di olio di palma sostenibile nelle filiere, ma anche azioni complementari che dimostrino l'impegno a 360 gradi. (Adnkronos)

In particolare, meno della metà delle aziende prese in esame impiega ad oggi il 100% olio di palma certificato sostenibile, poco più di due terzi di loro si sono impegnate a raggiungere questo risultato entro il 2020 e solo un quarto sta davvero investendo in iniziative in aree a rischio deforestazione. (TargatoCn.it)