Ghosn: non avevo alternative alla fuga, accuse ingiuste

Yahoo Finanza ECONOMIA

Roma, 22 gen. (askanews) - "Rischiavo di restare in Giappone a vita ostaggio di un sistema giudiziario che ha il 99,4% di condanne.

"Quando il mio mandato è stato rinnovato, all'inizio del 2018 - ha riferito - alcuni colleghi giapponesi hanno avuto paura che tramite me lo Stato francese volesse prendere il controllo di Nissan.

"I procuratori giapponesi, parte della dirigenza della Nissan e del governo hanno complottato contro di me. (Yahoo Finanza)

Ne parlano anche altre fonti

L’ex dirigente stava affrontando diverse accuse di cattiva condotta finanziaria, tra cui la sottostima delle sue entrate e la violazione della fiducia. Ghosn non ha offerto ragioni dettagliate per cui Nissan avrebbe incontrato difficoltà, secondo l’avvocato. (InvestireOggi.it)

Hanno pensato che volessi una fusione, mentre io lavoravo per rendere l'alleanza irreversibile, ma senza fusione". Con la fuga li ho colti di sorpresa io: non ho attaccato, ho contrattaccato", ha detto Ghosn. (Milano Finanza)

Conferma anche che Fiat lo aveva cercato prima di chiamare Sergio Marchionne come amministratore delegato. Hanno pensato che volessi una fusione, mentre io lavoravo per rendere l’alleanza irreversibile, ma senza fusione". (Finanza.com)

Con la fuga li ho colti di sorpresa io: non ho attaccato, ho contrattaccato". Renault. (Teleborsa) - "ostaggio di un sistema giudiziario che ha il 99,4% di condanne. (Teleborsa)

Il pensiero dell’ex manager Nissan e Renault è che nel giro di 2 o 3 anni la Nissan rischierebbe seriamente la bancarotta, senza però fornire dettagli in merito a questo pensiero. La Nissan e la magistratura giapponese hanno lavorato insieme per procedere penalmente nei confronti di Ghosn, questo è il pensiero di Gohara. (AutoMotoriNews)

Secondo l’ex manager, al momento latitante in Libano dopo la sua fuga dal Giappone dove era accusato di falso e appropriazione indebita, Nissan fallirà entro il 2022. È pacifico il fatto che fra l’ex presidente di Nissan Carlos Ghosn e la dirigenza dell’azienda giapponese non corra più buon sangue. (QN Motori)