Salvini: «Gli insulti di Bossi ci fanno migliorare». E i big leghisti lo blindano

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ROMA «Gli insulti di Bossi ci fanno migliorare». Matteo Salvini celebra la festa dei 40 anni della Lega ed evita di polemizzare con il fondatore. Ma è chiaro che questa non è una fase facile per il Carroccio e per il suo leader. Il quale in una giornata così simbolica riesce a compattare intorno a sé i big del partito, anche perché siamo alla vigilia di elezioni cruciali per il futuro della Lega, tra amministrative ed europee. (ilmessaggero.it)

La notizia riportata su altri media

“Noi siamo nati come figli leciti di Umberto Bossi, siamo nati per l’autonomia e per il federalismo, siamo l’unica forza politica (da statuto) rimasta a rappresentare le vere istanze dei lombardi, di chi vive in Lombardia e del nord produttivo, siamo noi i portatori della questione settentrionale. (Il Saronno)

Le finestre della storica sede del Garibaldino sono spalancate e belle ragazze salutano i militanti che consumano il risotto servito a temperature tropicali. I simboli anzitutto. (ilGiornale.it)

«Bossi non ha insultato nessuno, ci vuole rispetto». «È una trappola - dice - ma ormai il ministro Salvini, nato a Milano, pensa solo al Ponte sullo Stretto…» Il rapporto tra Bossi e Salvini è ormai deteriorato, e quest’ultimo ha rispedito al mittente gli “insulti” delle ultime ore, pur riconoscendo al primo la paternità del progetto Lega. (Il Dubbio)

I devastanti scenari geopolitici in atto sono infatti tra gli argomenti che più si oppongono all’Italia resa assemblaggio di stat… (La Repubblica)

La Lega festeggia a Varese i quarant’anni di vita (era nata, all’epoca, come Lega autonomista lombarda) nel segno della pacificazione interna. È festa e solo festa deve essere. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Anche i leghisti nel loro piccolo s'arrabbiano (con Salvini) I primi quarant’anni della Lega, la Lega che fu di Umberto Bossi e oggi è di Matteo Salvini, coincidono con l’apice della crisi della sua leadership. (LA NAZIONE)