“Civil War”: il nuovo film di Alex Garland riceve l’autorevole approvazione di Stephen King

Pronto al debutto nelle sale italiane, il dramma distopico “Civil War” del britannico Alex Garland, ricordato in particolare per la sceneggiatura di titoli cult come “28 giorni dopo” e per il vincitore agli Oscar del 2016 “Ex Machina”, ha scatenato fin dalle prime apparizioni un considerevole eco mediatico preannunciando un’esperienza visiva ad alto tasso di realismo e tensione. Ispirato ai recenti dibattiti di natura politica e ideologica che interessano la comunità americana, assistiamo ad un futuribile e inquietante scenario di guerra civile che immagina le possibili conseguenze di un crollo del sistema. (L'Unione Sarda.it)

Se ne è parlato anche su altre testate

Davanti al dolore degli altri, le fotografie, i frammenti, lo sguardo sulla violenza… La storia cruda, disturbante e senza filtri di alcuni reporter e fotoreporter in una guerra immaginaria. (Style - Moda Uomo del Corriere della Sera)

#articoli (CineFacts)

Ecco le sue parole: Civil War, nuovo film di Alex Garland, si svolge in un futuro prossimo in cui gli Stati Uniti sono in preda alla guerra civile. Nel corso della storia, è presente una scena in cui due cecchini si scontrano in una casa piena di decorazione natalizie…in piena estate. (BadTaste.it Cinema)

E così anche il cinema ha il suo "Il canto del profeta", il romanzo di Paul Lynch vincitore del Book Prize 2023 (in Italia pubblicato a fine marzo da 66th&2nd) che immagina in un presente nemmeno così alternativo l’Irlanda prima governata da un partito fascista e poi devastata da una guerra civile (MYmovies.it)

A tre anni di distanza dall’assalto a Capitol Hill e a poco più di sei mesi dalle prossime presidenziali americane ecco arrivare un film che si nutre delle paure e delle fratture che attraversano ormai da molti anni l’America, cercando di restituircele sotto nuova forma. (Corriere Fiorentino)

Quattro giornalisti attraversano gli States in piena... (Style - Moda Uomo del Corriere della Sera)