GameStop licenzia il ceo, titolo in picco (-20%)

Finanzaonline ECONOMIA

In un comunicato stampa la meme stock, GameStop ha annunciato di aver licenziato il CEO, Matt Furlong dopo solo due anni di collaborazione. La società ha anche fatto sapere che Ryan Cohen, co-fondatore di Chewy, diventerà presidente esecutivo di GameStop. Mentre Mark Robinson diventa manager esecutivo. Il titolo crolla del 20% in apertura di Wall Street. GameStop licenzia Matt Furlong, Cohen presidente esecutivo La società comunica inoltre, che la nomina di Cohen alla posizione di presidente esecutivo è diventata effettiva immediatamente. (Finanzaonline)

Ne parlano anche altre fonti

Il racconto di GameStop continua ad essere quello di un'azienda con molti bassi e pochi alti, visto che anche il CEO globale è stato fatto fuori per via dei guadagni in crollo. La nota azienda specializzata nella vendita di console, come Nintendo Switch (che trovate comunque su Amazon), e dei relativi videogiochi è stata tra l'altro protagonista di molte storie particolari negli anni. (Spaziogames.it)

GameStop ha reso noto che il suo consiglio di amministrazione ha nominato Ryan Cohen presidente esecutivo, con effetto immediato, per "concentrarsi sull'allocazione del capitale e sulla supervisione della gestione". (Multiplayer.it)

Furlong, ex dirigente di Amazon, era stato chiamato due anni fa per provare a dare una scossa al business del rivenditore di videogiochi, messo a dura prova dall’esplosione dei giochi digitali e del gaming online. (Il Sole 24 ORE)

L’addio del quinto amministratore delegato in cinque anni ha fatto crollare il valore in borsa delle azioni di GameStop del 20%. (WIRED Italia)

Secondo una dichiarazione del 7 giugno, Furlong è stato licenziato, mentre Ryan Cohen – investitore miliardario che gode di grande stima da parte dei trader memestock dopo la famigerata short squeeze di GameStop nel 2021 – è stato promosso al ruolo di presidente esecutivo. (Cointelegraph Italia)

Era stato, fra l'altro, lo stesso dirigente a esporsi in prima persona con il personale, spiegando che i tagli non erano altro che un tentativo per snellire l'azienda e renderla più agile e profittevole. (Corriere del Ticino)