Golpe o regolamento di conti? La strana notte della Giordania

InsideOver ESTERI

Personalità che avrebbero organizzato un tentativo di golpe e che secondo l’agenzia di stampa statale Petra rappresentano una “minaccia alla stabilità del Paese”.

Perché la Giordania non è un Paese di secondaria nello scacchiere mediorientale ma uno dei pilastri della strategia americana nella regione

Un regolamento di conti interno o un tentato colpo di Stato?

Ieri notte la Bbc ha pubblicato un video realizzato dallo stesso Hamzah in cui l’uomo afferma di essere agli arresti domiciliari. (InsideOver)

Su altre fonti

Amman ha negato ufficialmente che tra gli arrestati ci fosse anche il principe Hamzah, pur confermandone il coinvolgimento. Il capo di stato maggiore giordano, generale Yousef al Huneiti, ha fatto sapere che ad Hamzah stato intimato di astenersi da spostamenti e da altre attività che potrebbero essere sfruttate per destabilizzare il regno hashemita (IL GIORNO)

Lo riporta l'agenzia Petra, rilanciata da network come al Jazeera.L'ex consigliere del re nonché ex ministro delle Finanze, Bassem Awadallah - con studi negli Usa e confidente di lungo corso del sovrano - sarebbe stato arrestato insieme a Sharif Hassan Ben Zaid, membro della famiglia reale ed ex inviato del re in Arabia Saudita. (Rai News)

Hamzah ha diffuso un video selfie nel quale afferma di essere agli arresti domiciliari. Gli Stati Uniti hanno espresso solidarietà al re di Giordania, Abdallah II, il giorno dopo una raffica di arresti tesi a disinnescare non meglio specificate minacce alla sicurezza del Paese. (Giornale di Sicilia)

L'ex principe ereditario è una tra le persone vicine alla Casa reale di Amman arrestate dalle forze della sicurezza giordana per ''motivi di sicurezza''. "Gli abbiamo chiesto di interrompere le attività e le azioni contro la stabilità della Giordania", ha detto in un comunicato l'esercito di Amman. (Adnkronos)