Coronavirus: a Messina 3 positivi in più di ieri, in Sicilia 25 ricoverati e 186 guariti in più [DETTAGLI]

Messina in diretta INTERNO

Il dato dei ricoveri oggi per #Coronavirus negli ospedali siciliani rispetto a ieri vede un incremento complessivo di 25 unità, così come riporta il bollettino quotidiano del Ministero della Salute.

Questo il report dei nuovi positivi nelle province: 93 #Agrigento, 104 #Caltanissetta, 116 #Catania, 43 #Enna, 3 #Messina, 139 #Palermo, 68 #Ragusa, 33 #Siracusa, 28 #Trapani

In terapia intensiva sono in cura 26 persone (4 in meno rispetto a ieri). (Messina in diretta)

Se ne è parlato anche su altri media

Sono 436 i nuovi contagi a fronte di 11.375 test processati, tasso di positività che crolla al 3,8% (ieri era al 7.1%). In tutta Italia sono 4.522 i nuovi positivi. (Messina Oggi)

Secondo quanto diffuso dalla Federazione Italiana dei Medici di Medicina Generale, nei prossimi cinque anni, su base nazionale, smetteranno di esercitare 14.908 medici di famiglia – circa il 53% del totale – con la conseguenza che circa 14 milioni di italiani rischiano di rimanere senza medico di base. (MI-LORENTEGGIO.COM.)

Il dispositivo medico ‘Comfort-in’, certificato CE, è ideato per somministrazioni sub-cutanee o intramuscolari di sostanze medicamentose. Il “device” utilizza il “nozzle”: una vera e propria siringa, senza ago, sterile e monouso, in grado di iniettare nel braccio il vaccino attraverso un microforo che proietta il farmaco nel corpo in meno di 100 millisecondi. (ZMedia)

Il dato dei guariti è pari a 289 persone. Il dato dei ricoveri oggi per #Coronavirus negli ospedali siciliani rispetto a ieri vede un incremento complessivo di 20 unità, così come riporta il bollettino quotidiano del Ministero della Salute. (Messina in diretta)

La città siciliana è la prima in Europa. Sarà Messina la prima città dell’Europa in cui si utilizzerà un metodo. (Mondopalermo.it)

Sono infatti solo 3 i sanitari che operano nel reparto, dei quali 2 soltanto abilitati ad operare e al momento fuori servizio entrambi. “E’ un problema che esiste ma non è imputabile alla gestione – risponde il direttore sanitario Pippo Rao – ma alla carenza di medici specializzati (Tempo Stretto)