Blinken-Xi, cosa è successo nell'incontro? Pechino agli Usa: «Meglio partner che rivali». Ma sale la tensione sulle armi a Putin

Blinken non ha usato frasi rotonde e senza spigoli come vuole invece la liturgia cinese. Ha detto in modo diretto prima al ministro degli Esteri, Wang Yi, poi al presidente Xi Jinping: «Sia gli Usa sia gli alleati europei sono pronti a imporre sanzioni alle aziende cinesi se continuano a inviare materiale e attrezzature all’industria degli armamenti russi. La Cina è il principale fornitore di macchine utensili, microelettronica, nitrocellulosa fondamentali per produrre munizioni, propellenti per missili e altri prodotti a duplice uso che Mosca sta utilizzando per potenziare la sua base industriale della difesa». (ilmessaggero.it)

Su altri giornali

Ogni tanto la guerra a Gaza oscura quella in Ucraina, e ogni tanto quella in Ucraina oscura lo scontro gigantesco che sottende: una guerra per procura tra le due grandi superpotenze del pianeta, gli Stati Uniti e la Cina. (Corriere della Sera)

Con Blinken non è stato così. Tradizionalmente, assai di rado, il leader cinese acconsente ad aver contatti con politici stranieri che non siano dei Capi di Stato. (L'Eco di Bergamo)

Ucraina, Taiwan ed equilibrio mondiale globale sono al centro del vertice Cina-Usa in corso a Pechino. Il segretario di Stato Usa, Blinken ha ribadito che «senza l'aiuto della Cina per Mosca la situazione in Ucraina sarebbe molto complessa e oggi ci sarebbe la pace». (Panorama)

Gli Usa avvisano Pechino. "Aiuta Mosca, reagiremo"

E' il messaggio che il segretario di Stato americano, Antony Blinken, recapita nella sua visita in Cina. E gli Stati Uniti, se Pechino non cambierà rotta, sono pronti ad agire. (Adnkronos)

Pechino detesta le misure tecnologi… Ha trovato consenzienti i cinesi. (La Stampa)

Con la campagna elettorale lanciata ormai verso le presidenziali di novembre e col confronto con Pechino tra i pochi temi bipartisan in grado di unire il Congresso, era inevitabile che la visita in Cina del segretario di Stato Antony Blinken si limitasse a fotografare lo status quo dei rapporti, che sembravano in ripresa, dopo il vertice tra Joe Biden e Xi Jinping dello scorso novembre a San Francisco. (ilGiornale.it)