Biennale, schizzi d'acqua e polemiche: il sindaco Luigi Brugnaro si è preso beffa dell'arte

Finalmente la polemica in Biennale. Quel sale della contestazione, del gesto anti sistema, della rottura col pensiero dominante che ha sempre fatto la storia delle Biennali, è arrivato. Ora la festa può iniziare. Il dito nell’occhio (pardon, nell’acqua) al politicamente corretto lo ha messo lui, Luigi Brugnaro, sindaco di Venezia. Ma come? Un uomo delle istituzioni? Già: il vero elemento di rottura nella Biennale politically correct è stato questo. (ilgazzettino.it)

Ne parlano anche altre fonti

Metti un Padiglione Italia, il nastro rosso, la visita delle autorità per l’inaugurazione e il gesto dadaista del sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, che, seduto tra le autorità a bordo di un catino con acqua e fango in perenne movimento, coglie l’occasione e schizza come un bimbo impertinente il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano. (Corriere)

“Non mi è piaciuto. Inaugurazione molto poco istituzionale, quella del Padiglione Italia alla 60ª Biennale Arte di Venezia. (Il Fatto Quotidiano)

E poi, chiaramente, c'è Taylor Swift (Rolling Stone Italia)

Venezia, 20 apr. - Un'esperienza sonora che riempie i vuoti, colma gli spazi e apre prospettive più ampie sull'idea di arte. Il Padiglione Italia alla 60esima Biennale d'arte di Venezia è un progetto profondo, che ci porta ad accorgerci di come l'ascoltare sia anche una forma di tensione verso l'altro. (Il Sole 24 ORE)

Si intitola Due qui / To Hear il progetto espositivo per il Padiglione Italia alla 60. Esposizione Internazionale d'Arte della Biennale di Venezia (20 aprile – 24 novembre 2024), promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura. (Itinerarinellarte.it)

Io l’ho lasciato parlare, perché per me non ho fatto una cosa così grave. «A me il Padiglione Italia non è piaciuto. (Corriere)