Covid, vaccini: il fumo ha un impatto negativo

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E’ quanto emerge da una revisione della letteratura scientifica fatta dai ricercatori del CoEhar, il Centro di eccellenza per la riduzione del danno da fumo dell’università di Catania, in collaborazione con gli atenei di Pavia e Milano.

Individuare gli elementi che possono influenzare la loro risposta è fondamentale per valutarne efficacia e durata ed eventuali precauzioni terapeutiche.

I fumatori rispondono meno ai vaccini e sono dunque più a rischio. (Livesicilia.it)

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Così, seppur in modo più timido rispetto allo scorso autunno, politici e opinionisti più o meno ignoranti in materia scientifica, tornano a sostenere tesi strampalate sul “vaccino che comunque riduce il contagio“. (MeteoWeb)

Il fumo di sigaretta ha anche un impatto negativo sulla risposta ai vaccini Anti-Covid. Secondo i ricercatori, i fumatori hanno mostrato un titolo anticorpale più basso o un abbassamento più rapido delle IgG (le immunoglobuline G) indotte dal vaccino rispetto ai non fumatori. (Prima Biella)

Lo studio sulla correlazione tra anticorpi dei vaccini Covid e fumo. Tra i numerosi effetti negativi del fumo sul nostro organismo, un recente studio italiano ne ha scovato un altro, che questa volta si lega agli effetti dei vaccini Covid. (Yahoo Notizie)

I fumatori rispondono meno ai vaccini e sono dunque più a rischio. "L’abitudine tabagica - evidenzia il fondatore del CoEhar, Riccardo Polosa - influenza la proliferazione dei linfociti e delle altre cellule del sistema immunitario, indicando risposte immunitarie difettose. (Yahoo Finanza)

In 17 studi dei 23, i soggetti fumatori hanno mostrato un titolo anticorpale più basso o un abbassamento più rapido delle IgG indotte rispetto ai non fumatori. I dati dimostrano che la pandemia ha aumentato, seppur sensibilmente, il numero di fumatori in tutto il mondo” (Il Golfo 24)

“Malattia Covid come prima dose di vaccino”. Secondo l’autore principale dello studio, Ronen Arbel, il vaccino fornisce un ulteriore livello di protezione negli ex malati e allunga la durata dell’immunità, ma “se qualcuno ha già avuto l’ infezione, è come se avesse avuto una prima dose di vaccino. (Blitz quotidiano)