Patto stabilità, a giugno le prime procedure per disavanzo. Per l’Italia sarà rebus manovra

Il nuovo Patto di stabilità e crescita ha incassato, a Strasburgo, il via libera del Parlamento Ue. Ora è all’ultimissimo miglio prima di entrare in vigore. Il testo cambia le regole del gioco nella governance economica mantenendo da un lato i parametri del 3 e del 60% per il deficit e per il Pil ma concedendo dall’altro dei piani di rientro più graduali per i Paesi ad alto debito. Il nuovo Patto cerca di mantenere dei parametri rigidi per il rientro dal debito e dal deficit, introduce sul deficit la soglia dell’anti-crisi dell’1,5% del Pil ma concede qualcosa a Paesi come Italia, Belgio, Grecia, Francia o Spagna, che hanno debiti elevati. (Il Sole 24 ORE)

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E così hanno fatto tutti i partner europei".Lo ha detto il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, intervenendo in replica alla Camera nel corso della discussione sul Def. "Abbiamo regole non definite" ha aggiunto "e forse è opportuno e consigliabile l'attesa che in qualche caso è meglio dell'incertezza". (LA STAMPA Finanza)

Se da un lato, alcuni obiettivi della politica fiscale sono stati ammorbiditi rispetto alle regole del precedente Patto in vigore fino al 2020, dall’altro il controllo della Commissione europea sui bilanci nazionali e sui programmi di riduzione del debito sarà ancora più stringente, soprattutto per quei Paesi – come l’Italia – che presentano un elevato debito pubblico. (L'INDIPENDENTE)

Questo patto di stabilità e crescita e non risponde esattamente ai criteri di coloro che pensano che la crescita dipenda dal modello LSD e cioè lassismo, debito e sussidi", le parole del ministro Giancarlo Giorgetti durante la sua replica in Aula alla Camera sul Documento di economia e finanza. (Tiscali Notizie)

Via libera al nuovo patto di stabilità

Ieri la parola è tornata d’attualità per l’approvazione del Parlamento Ue del “nuovo Patto di stabilità e crescita” su cui si è cercato un compromesso tra austerità e investimenti. Patto non è certo una parola nuova. (Avvenire)

Ieri il Parlamento Europeo ha dato il via libera al nuovo patto di stabilità, mentre in Italia il governo è alle prese con il decreto IRPEF. All'interno di Non Stop News, con Massimo Lo Nigro, Enrico Galletti e Giusi Legrenzi. (rtl.it)

La discussione sul Documento di economia e finanza si è svolta anche al Senato, dove Giorgetti è atteso subito dopo la votazione a Montecitorio, assicurando così la presenza al momento del voto in entrambe le Camere. (Italia Oggi)