Stop alle auto a benzina e diesel, ma l'Europarlamento aiuta le industrie pesanti
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Oggi, proprio su questo secondo filone e con un nuovo voto, l'assemblea di Strasburgo ha approvato un testo ampiamente rivisto.
Oltre i tatticismi delle forze politiche e i tecnicismi normativi, è proprio la revisione del testo iniziale a rappresentare un fatto molto significativo, perché per la prima volta si arriva ad una trattativa su quelli che erano sembrati finora i principi inviolabili del pacchetto Fit for 55. (La Gazzetta dello Sport)
Su altri giornali
Per le case produttrici di veicoli a combustione interna sarà il caso di iniziare a pensare nuove strategie di produzione per la creazione di veicoli a zero emissioni Il Parlamento Europeo ha proposto lo stop alla vendita di auto e veicoli commerciali leggeri a diesel, benzina e con motori a combustione interna a partire dal 2035. (Informazione Ambiente)
“Credo ci si debba porre il problema che il partito di maggioranza relativa che tiene in piedi il governo non esiste più. xa8/tvi/gtr (Sardegna Reporter)
Domani, praticamente. Di buono c’è che molte case automobilistiche ben prima della data prevista abbandoneranno i cosiddetti motori endotermici (benzina, diesel e ibridi) per passare di fatto all’elettrico; di contro si parla di molte decine di migliaia di posti di lavoro perduti solo nel nostro Paese e del grande rischio di favorire quei Paesi e quei mercati in cui il divieto non esisterà. (Oggi)
L'Europa velocizza la rivoluzione elettrica, ma molti veicoli usati non spariranno del tutto: continueranno ad inquinare nei Paesi più poveri (Corriere del Ticino)
Ben sapendo che, anche nell’automotive, non sarà la resistenza alla transizione ecologica e digitale a difendere i posti di lavoro, ma esattamente il contrario. A dire il vero, sono già molte le case automobilistiche nel mondo che hanno anticipato questa impostazione legislativa. (L'HuffPost)