Pio La Torre, i giorni della memoria: il murale e le parole del figlio VD

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Il ricordo dell'onorevole ucciso dalla mafia con Rosario Di Salvo PALERMO- Pio La Torre torna in vita, con parole e immagini, nel racconto della sua morte violenta che condivise con l’inseparabile compagno di ideali, Rosario di Salvo. Il binomio non è stato sempre rispettato con una eguale porzione di memoria. Talvolta, il coraggio di Rosario, che proteggeva Pio, è stato dimenticato. Ma oggi, quarantadue anni dopo l’eccidio di mafia di cui furono vittime, nelle sottolineature di chi commemora, La Torre e Di Salvo fanno parte dello stesso dolore e dell’identica speranza. (Livesicilia.it)

Se ne è parlato anche su altri media

Il fenomeno mafioso non può essere estinto e resta più forte dello Stato. Emerge da un sondaggio del Centro studi Pio La Torre condotto tra gli studenti dai 14 ai 21 anni. Servizio di Barbara Masulli. Questo contenuto non è disponibile per via delle tue preferenze sui cookie (TV2000)

C'è ancora una fascia significativa di giovani per i quali il fenomeno mafioso non può considerarsi estinto e anzi resta più forte dello Stato. Emerge dal questionario destinato... (Virgilio)

Il ricordo di Pio La Torre e Rosario Di Salvo, uccisi 42 anni fa dalla mafia, si è rinnovato nel punto in cui venne compiuto l'agguato. "La sua politica era fatta di impegno e sacrificio", ha detto il segretario provinciale del Pd, Rosario Filoramo, ripercorrendo le tappe del percorso politico di La Torre, dalla difesa dei più deboli alla lotta alla mafia, alla mobilitazione per la pace. (La Tribuna di Treviso)

Un momento di riflessione e memoria, svoltosi al culmine di giorni di attività che hanno coinvolto come ogni anno centinaia di studenti mobilitati dal Centro Pio La Torre. Ieri lo … (La Repubblica)

Una fascia alta e significativa di giovani, insomma, pensa che il fenomeno mafioso non possa essere estinto e sia più forte dello Stato. È quanto emerge da un questionario del Centro studi “Pio La Torre” – organizzazione no-profit di Palermo intitolata a Pio La Torre, politico vittima di mafia di cui ricorre il 30 aprile l’anniversario della morte – rivolto agli alunni delle scuole di secondo grado di tutta Italia. (Il Fatto Quotidiano)

Nel progetto educativo antimafia sono stati quest’anno coinvolti 1.578 studenti dai 14 ai 21 anni. Sono i risultati del questionario destinato ogni anno dal Centro studi Pio La Torre agli studenti delle scuole di secondo grado di tutta Italia. (lasiciliaweb | Notizie di Sicilia)