Pil, Centro Studi Confindustria rialza le stime di crescita Agenzia di stampa Italpress

Italpress ECONOMIA

ROMA (ITALPRESS) – Secondo il Rapporto di previsione di primavera elaborato dal Centro Studi Confindustria, la crescita italiana ha sorpreso in positivo nel 2023, arrivando al +0,9% annuo nonostante i tassi e l’inflazione alti. In decelerazione dai ritmi altissimi del 2021-2022, che incorporavano il recupero post-pandemia, ma molto meglio dei modesti ritmi italiani pre-pandemia. Una crescita 2023 che è pari al doppio di quella media dell’Eurozona. (Italpress)

Ne parlano anche altre testate

Per gli industriali si tratta di dati sorprendentemente positivi, nonostante i tassi e l’inflazione alti (LAPRESSE)

Quest'anno l'inflazione diminuirebbe all'1,3 per cento, principalmente per il contributo negativo della componente energetica, risalendo fino all'1,7 nel 2025 e nel 2026. Secondo le proiezioni il PIL crescerebbe dello 0,6 per cento nel 2024 (dello 0,8 escludendo la correzione per le giornate lavorative), dell'1,0 nel 2025 e dell'1,2 nel 2026, beneficiando della ripresa dei redditi reali e della domanda estera. (LA STAMPA Finanza)

Rimbalzano le Borse europee dopo le vendite di lunedì. Le tensioni mediorientali rimangono sullo sfondo, ma l’attenzione degli investitori si concentra soprattutto sui tassi d’interesse dopo che la presidente della Bce Christine Lagarde ha sottolineato che “se non avremo un grave shock ci stiamo muovendo verso un momento in cui dovremo moderare la politica monetaria restrittiva”. (FIRSTonline)

«Il quadro relativo alla diffusione della Peste Suina Africana (PSA) continua a peggiorare. Con un regolamento di esecuzione pubblicato oggi sulla Gazzetta ufficiale UE sono state allargate le zone di restrizione. (Impresa Italiana)

Nel 2024 il Pil italiano farà segnare +0,9% , mentre nel 2025 la crescita è attesa al +1,1% . Sono le stime del Centro Studi Confindustria per gli scenari economici di primavera: in particolare per l’anno in corso le previsioni sono superiori di 0,4 punti percentuali rispetto a quanto indicato nello scenario di ottobre scorso. (Il Sole 24 ORE)

(Adnkronos) – “C’è tanta, tanta preoccupazione. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)