Smart Money: come chiedere i contributi a fondo perduto per le start up innovative

Ipsoa ECONOMIA

Prende il via “Smart Money”, il nuovo incentivo promosso dal Ministero dello Sviluppo Economico e gestito da Invitalia a favore delle nuove start up innovative.

Il contributo è collegato ad investimenti nel capitale di rischio da parte di enti abilitati, investitori qualificati o business angels.

Ammesse anche le persone fisiche - compresi i cittadini stranieri di Paesi extra UE in possesso del “visto start-up” - che intendono costituire una start up innovativa

Il secondo, invece, è riservato alle start up innovative che completeranno il piano di attività ammesso alla linea di intervento precedente. (Ipsoa)

Su altri giornali

"Dal 16 giugno l'Agenzia delle Entrate farà partire i bonifici per tutti coloro che hanno chiesto e ottenuto il primo sostegno". "Sui ritardi nelle erogazioni dei contributi previsti dal decreto sostegni bis bisogna fare immediata chiarezza. (IL GIORNO)

Se, invece, per il precedente contributo si era scelto l'utilizzo in compensazione, anche il nuovo contributo automatico del decreto Sostegni bis è riconosciuto sotto forma di credito d'imposta, che sarà utilizzabile in compensazione nel modello F24 con l'indicazione del codice tributo 6941». (Il Sole 24 ORE)

Il contributo. Con il decreto Sostegni bis il governo Draghi ha approvato un ulteriore contributo a fondo perduto per professionisti e partite Iva maggiormente colpiti dall’emergenza Covid (qui tutte le info su chi ne ha diritto e sulle aliquote). (Il Messaggero Veneto)

Le partite Iva meritano rispetto, assistere a questo gioco delle tre carte è veramente irritante“ Le partite Iva chiedono conto al governo del ritardo nell’arrivo dei nuovi contributi a fondo perduto previsti dal decreto Sostegni bis. (Il Fatto Quotidiano)

Da tutto il territorio arrivano segnalazioni di associati che non hanno ancora ricevuto i bonifici dei contributi a fondo perduto del Sostegni Bis, la cui erogazione era stata annunciata per il 16 giugno scorso. (Redazione Jamma)

Controlli Agenzia delle Entrate, il Fisco punta sugli atti in scadenza. Quella di concentrare la propria attenzione solo sugli atti in scadenza è, più che una scelta dell’Agenzia delle Entrate, l’orientamento che si è tenuto in modo più o meno costante nell’ultimo anno e mezzo di pandemia. (Money.it)