Istat, oltre sei alberghi e ristoranti su dieci a rischio chiusura

Rai News ECONOMIA

Un'indagine dell'Istat indica che denunciano l'esistenza di fattori economici e organizzativi che ne mettono a rischio la sopravvivenza il 65,2% delle imprese di alloggio e ristorazione (19,6 miliardi di euro di valore aggiunto).

Istat, oltre sei alberghi e ristoranti su dieci a rischio chiusura. Condividi. Oltre sei alberghi e ristoranti su dieci rischiano la chiusura entro un anno a seguito dell'emergenza Coronavirus mettendo in pericolo oltre 800 mila posti di lavoro. (Rai News)

La notizia riportata su altri giornali

La ricerca voluta dal Governo italiano sulla popolazione italiana per accertare la diffusione del nuovo coronavirus è destinata ad un mezzo fallimento. I test sierologici erano stati gratuitamente messi a disposizione dalla società farmaceutica Abbott. (Sputnik Italia)

Le vendite dei beni non alimentari sono in calo del 37,4% in valore e del 37,8% in volume, mentre le vendite dei beni alimentari mostrano variazioni positive (rispettivamente +1,5% in valore e +0,4% in volume). (Milano Finanza)

Tra le differenti forme distributive, l’e-commerce registra una ulteriore e forte accelerazione, confermandosi come l’unico settore in crescita in termini tendenziali. Rimbalzo dei consumi in Italia con la fine progressiva del lockdown e la riapertura dei negozi di ogni genere. (Finanzaonline.com)

Un ulteriore elemento di resilienza,conclude lo studio Istat, è legato al fatto che nelle imprese produttive e sistemiche si riscontra una maggiore tendenza sia verso strategie espansive (28,7%) sia verso strategie di riorganizzazione (43,4%). (Adnkronos)

A trainare sono i beni non alimentari, che crescono sul mese del 66,3% in valore e del 66,6% in volume, mentre i beni alimentari calano, per la prima volta dallo scorso agosto (-1,4% in valore e in volume -1,6%). (Gazzetta di Parma)

Ma il sistema produttivo italiano "sta reagendo alla eccezionalità della fase economica" anche se in maniera differenziata per dimensione e livello di dinamismo). Rispetto al profilo, le imprese più produttive e maggiormente integrate nel tessuto economico manifestano una prevalenza di strategie improntate alla riorganizzazione (43,4%) rispetto all’espansione (28,7%). (Adnkronos)