Fosse Ardeatine, per Meloni i martiri furono uccisi “perché italiani”. Opposizioni: “Erano antifascisti”

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Secondo la presidente del Consiglio Meloni le vittime delle Fosse Ardeatine furono uccise dai nazifascisti "solo perché italiane". Le opposizioni insorgono: "Non perché italiani ma perché partigiani, politici, ebrei, dissidenti, insieme a tante donne e uomini liberi, uccisi per rappresaglia", ha detto Chiara Braga (Pd). (Fanpage.it)

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'La Presidente del Consiglio ha affermato che i 335 martiri delle Fosse Ardeatine sono stati uccisi “solo perché italiani”. È opportuno precisare che, certo, erano italiani, ma furono scelti in base a una selezione che colpiva gli antifascisti, i resistenti, gli oppositori politici, gli ebrei. (ANPI)

Anpi e opposizioni all'attacco: "Furono uccisi perché erano antifascisti". “Settantanove anni fa 335 italiani sono stati barbaramente trucidati dalle truppe di occupazione naziste come rappresaglia dell’attacco partigiano di via Rasella. (LaPresse)

Il primo anniversario delle Fosse Ardeatine sotto il governo Meloni è già oggetto di polemica. Con le opposizioni all'attacco della premier che nella dichiarazione fatta in occasione del 79esimo dall'eccidio nazifascista sottolinea che "furono uccisi solo perchè italiani". (Tiscali Notizie)

Secondo esponenti dei due partiti, infatti, i 355 sterminati dalla follia nazista nelle cave furono massacrati non solo perché italiani ma anche "partigiani, politici, ebrei, antifascisti", che la premier non cita nel messaggio. (Adnkronos)

La mattanza venne ordinata dai nazisti come rappresaglia a un attentato compiuto il giorno prima dai partigiani in via Rasella e costato la vita a 33 soldati tedeschi. L'eccidio delle Fosse Ardeatine "ha segnato una delle ferite più profonde e dolorose inferte alla nostra comunità nazionale: 335 italiani innocenti massacrati solo perché italiani". (Today.it)