Un colpo ai Benetton, un assist al governo

La Stampa INTERNO

Ovviamente Aspi, la controllante Atlantia e gli azionisti di riferimento del gruppo, la famiglia Benetton, speravano che la bilancia potesse pendere a loro favore.

Il governo, che a sua volta si era opposto al ricorso facendo leva sulla gravità del disastro del Polcevra, confidava invece in una sentenza a suo favore.

La società controllata dai Benetton si era riservata comunque di far valere i propri diritti in un secondo momento nella speranza di poter mettere fine al contenzioso che si è aperto col crollo del ponte Morandi. (La Stampa)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Cosa cambia la decisione della Consulta. Questa è certamente un’arma in più in mano all’esecutivo al tavolo della trattativa con Autostrade. Ecco perché ora l’asso chiave da poter giocare per evitare la revoca potrebbe essere un passo indietro sostanziale della holding e dunque dei Benetton. (Il Sole 24 ORE)

Poi assicura che intende risolvere la questione concessione ad Autostrade il prima possibile. Ebbene, nel settembre dello stesso anno venne varato il decreto Genova, con cui si nominava un commissario straordinario per la ricostruzione del viadotto, escludendo Aspi. (Il Primato Nazionale)

De Vito conclude con le regole dello Statuto che, fa capire tra le righe, non sono applicate.A partire dalla decisione sulla sua posizione che doveva avvenire entro 90 giorni dalla sospensione. Ultimo aggiornamento: 16:58. (Il Messaggero)

Luigi Di Maio poi trovò un accordo con Mittal, ma il dossier è rimasto aperto e la situazione in stallo. «Se lo avesse fatto Alfano...», diversi Cinque Stelle in questi mesi hanno commentato così la vicenda lasciando calare un velo di silenzio sulla vicenda. (Corriere della Sera)

Ora c’è da combattere la battaglia più importante», ha aggiunto Crimi in un altro cinguettio. «Salvini, nostro collega di governo durante il primo governo Conte, oggi grida allo scandalo ma dovrebbe ricordarsi che ci ha impedito di giungere a un accordo per la revoca delle concessioni». (Ascolta la Notizia)

si difende: "Aspi ha realizzato un profondo e radicale cambiamento del suo management e di tutti i suoi processi aziendali. E poi: "Alle famiglie delle vittime avevamo promesso due cose: che il ponte non lo avrebbero costruito i Benetton, ma un'azienda di Stato. (la Repubblica)