«Io non voglio fare altri tamponi, hai capito?». Anche dipendenti pubblici al mercato nero del pass

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«Io l’ho visto, c’era - dice parlando del suo Green pass - e dopo un po’ è andato scomparendo»

Lo hanno dovuto fermare in corsa, perché l’infermiere professionale Emanuele Luchetti rischiava di alimentare il contagio facendo circolare con tanto di Green pass rinforzato, nei luoghi della vita di ogni giorno, decine di persone sprovviste di qualsiasi difesa immunitaria contro il Coronavirus.

Ma c’era il rischio che, non ritrovandosi più il Green pass valido, gli indagati scoprissero che gli stavano addosso e cercassero di correre ai ripari cancellando le prove. (corriereadriatico.it)

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Inutile continuare a correre rischi, facendo venire la gente al Paolinelli per far finta di vaccinarli. Oggi Luchetti sarà il primo ad affrontare l’interrogatorio di garanzia dopo l’arresto di lunedì per la vicenda dei finti vaccini somministrati all’hub Paolinelli (il Resto del Carlino)

Il gip indica in 16.200 euro le somme intascate dal finto vaccinatore solo nel mese di dicembre monitorato dagli investigatori Ad esempio quando, a una domanda dell’odontoiatra su chi gli avesse indirizzato un dermatologo la cui moglie era terrorizzata dai vaccini, l’infermiere Luchetti parla di un primario andato in pensione, «ma che mantiene i suoi giri». (corriereadriatico.it)

Per gli altri quattro arrestati, tutti ai domiciliari, l’appuntamento con il giudice è per lunedì prossimo. Un repentino cambio di programma per l’infermiere che simulava iniezioni ai No Vax in cambio di tangenti. (corriereadriatico.it)

Prosegue poi la conversazione: «Per il resto, cos’altro de volevo dì, volevo rallentà con i rumeni». A spaventarlo, l’eco dell’inchiesta che due giorni prima aveva portato all’arresto, a Palermo, di un’infermiera e di due suoi presunti complici. (Cronache Maceratesi)

In cella ha potuto. E’ il principale indiziato e oggi sarà il primo ad affrontare l’interrogatorio di garanzia dopo l’arresto di lunedì per la vicenda dei finti vaccini somministrati all’hub Paolinelli. (il Resto del Carlino)

Ad insospettire inizialmente Miglietta, il quale aveva aderito volontariamente alla campagna vaccinale dal marzo 2021, il fatto che l’infermiere accoglieva e vaccinava personalmente gruppi di persone e le risposte evasive alle domande necessarie per l’anamnesi. (Centropagina)