Veneto e Friuli Venezia Giulia rimangono rossi per altre due settimane

ilgazzettino.it SALUTE

Se la decisione per il Friuli Venezia Giulia era abbastanza scontata, Il Veneto con l'Rt a 1,23, ha però 254 contagi sui 100mila abitanti, numeri che giustificano quindi la zona rossa.

Veneto, Friuli Venezia Giulia, Piemonte, Emilia-Romagna, Lombardia, Puglia, Valle d’Aosta, Marche e Provincia di Trento saranno "rosse" almeno fino al 13 aprile.

Oltre alla Valle d'Aosta, l'Rt più alto si registra in Calabria (1,37) Veneto e Friuli Venezia Giulia (entrambe a 1,23)

È quanto deciso dal ministero della Salute dopo aver valutato i dati elaborati dalla cabina di regia. (ilgazzettino.it)

Ne parlano anche altre fonti

Per quanto riguarda i principali comuni, Trieste e Pordenone presentano le variazioni di maggiore entità (rispettivamente +16,3% e +16,7%). Si rileva inoltre un ulteriore lieve decremento delle nascite tra i residenti: da 7.495 nel 2019 a 7. (Telefriuli)

area rossa : Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Piemonte, Trentino, Puglia, Veneto. : Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Piemonte, Trentino, Puglia, Veneto area arancione: tutte le altre. (Nordest24.it)

La decisione entrerà in vigore martedì. Il decreto legge con le nuove misure arriverà in Consiglio dei ministri nei primi giorni della prossima settimana, probabilmente già martedì 30 marzo (TriestePrima)

Sono inoltre 3.226 i test rapidi antigenici realizzati, dai quali sono stati rilevati 259 casi (8,03%). Covid in Fvg, 768 casi nelle ultime 24 ore (163 a Trieste). Oggi in Friuli Venezia Giulia su 7.223 tamponi molecolari sono stati rilevati 509 nuovi contagi con una percentuale di positività del 7,05%. (triestecafe.it)

Il Friuli Venezia Giulia, vista la situazione contagi da Covid 19 e l'alta incidenza del virus sul territorio, resta in zona rossa fino al 12 aprile. Si tratta di una delle principali novità del nuovo decreto legge con le misure anti Covid, che entreranno in vigore dopo le festività pasquali – da mercoledì 7 aprile –. (UdineToday)

“Non pretendiamo di riaprire tutto subito come se nulla fosse – ha spiegato Fedriga – ma dobbiamo cominciare a fare un piano di riaperture.”. Se così non fosse si penalizzerebbe lavoro, economia ed il rischio più grande è di finire per non tutelare davvero “nemmeno la salute perché io sto vedendo che queste aree di restrizione oggi sono sopportate malissimo dai cittadini”, che a differenza del marzo dell’anno scorso “cercano le pieghe per superare quei limiti. (triestecafe.it)