Nel nuovo mondo, dalla parte giusta | il manifesto

Il Manifesto INTERNO

Io,come del resto anche i «sessantottini», non appartengo a quella che ormai chiamiamo «generazione di Genova», per sottolineare il fatto che la data in cui è maturata non è un tempo qualsiasi, bensì uno di quei rari momenti in cui coagula, attorno ad uno specifico evento, un processo che segna un passaggio storico.

Proprio per questo, perché questo trapasso posso guardarlo da lontano, sapendo del come era il prima, avverto di più la portata della transizione ad un dopo diverso che in quel luglio del 2001 trovò nel capoluogo ligure il suo simbolico ingresso nella consapevolezza della politica ufficiale

(Il Manifesto)

Ne parlano anche altri giornali

Costituzione e diritti umani, nell’estate di vent’anni fa, furono accantonati per fare spazio a un’oscena strategia della tortura. Ma sono state sentenze così deficitarie, con pene così lievi, mitigate oltretutto da prescrizione e indulto, che l’Italia è (Il Manifesto)

Non dimenticherò mai le ore passate, esattamente vent’anni fa, all’interno della «zona rossa» di Genova, mentre prendeva forma lo scontro che avrebbe portato nel pomeriggio all’uccisione di Carlo Giuliani, e poi alle cariche brutali al corteo dei 300 mila il giorno dopo, e quindi all’irruzione alla scuola Diaz. (Il Manifesto)

La rivolta no-global di Genova è stato davvero un tornante della storia contemporanea di cui si leggerà nei libri anche fra mezzo secolo o siamo nel pieno di un tormentone retorico-celebrativo? Quella rivolta contro la politica e i suoi legittimi rappresentanti aveva semplicemente sbagliato analisi e bersaglio. (Il Messaggero)

l 20 luglio 2001 Carlo Giuliani, manifestante 23enne che stava prendendo parte alle proteste no global del G8 in corso a Genova, veniva ucciso dopo essere stato raggiunto al volto da un colpo d'arma da fuoco. (Ticinonline)