Il sociologo Debernardi: “La serietà e la storia di Cuneo sono un insegnamento”

La Stampa SALUTE

Insieme a Basaglia ha conosciuto le notti dell’anima. Entrambi sono stati profeti di quel nuovo umanesimo convinto che chi non ha non è: ovvero che la malattia mentale, che Franco Basaglia ha combattuto nel teatro dell’assurdo dei manicomi, derivasse in gran parte dall’ingiustizia sociale. Morto il maestro, il suo erede e sociologo Augusto Debernardi ha continuato a indagare quella forza centripe… (La Stampa)

La notizia riportata su altri media

Scrivono: “In queste settimane si è celebrato il centenario di Franco Basaglia, psichiatra e intellettuale, ispiratore di quella legge che, mezzo secolo fa, ha cambiato per sempre nel nostro Paese l’approccio alla malattia mentale, portandoci all’avanguardia del mondo. (Il Fatto Quotidiano)

Gli adolescenti, lo abbiamo visto in molte occasioni, sono la fetta di popolazione che più ha risentito degli effetti della pandemia e degli eventi critici degli ultimi anni. (Vanity Fair Italia)

Uno spettacolo che dà testimonianza della carica umana portata dalla riforma Basaglia, dando voce alla personale sanitario che colse, in questa rivoluzione, un’occasione di profonda crescita e cambiamento. (piacenzasera.it)

18 APR di Pietro Pellegrini (Quotidiano Sanità)

17 APR Salute mentale, troppi professionisti “rassegnati” (Quotidiano Sanità)

Noi non abbiamo conosciuto Franco dai giornali, ce lo ha fatto conoscere Davide Morosinotto con il suo libro Franco Basaglia, il re dei matti (Einaudi). Prima della legge Basaglia c’era la legge Giolitti secondo la quale un individuo, se ritenuto pericoloso o scandaloso, doveva essere internato in manicomio. (il Resto del Carlino)