Dombrovskis: "Recovery Fund? Niente soldi senza riforme"

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Lo ha chiarito il vice presidente della Commissione Ue, Valdis Dombrovskis, nel corso di un'intervista al quotidiano tedesco 'Die Welt'.

"In effetti, i fondi sono distribuiti in tranche e arrivano solo quando sono stati raggiunti determinati obiettivi di riforma o sono state completate determinate fasi di investimento ", ha aggiunto.

Questa è una conseguenza logica e avviene già per molti programmi europei", ha dichiarato Dombrovskis, secondo il quale "se i paesi non promuovono i loro progetti di riforma o non investono, non possiamo finanziare questi progetti dal bilancio dell'Ue". (Adnkronos)

La notizia riportata su altri media

Ma fino a un certo punto: “Gli Stati dell’Ue che vogliono ricevere i soldi del Recovery Fund devono presentare dei piani di riforme e investimenti da usare per stimolare la crescita e rendere le loro economie più resilienti alle crisi”, ha ribadito Dombrovskis. (Money.it)

Il Recovery Fund, o “Next Generation Eu”. Alla fine, gli ultimi giorni di maggio, la presidente Ursula Von der Leyen ha presentato ufficialmente davanti all’esecutivo Ue un Recovery Fund, ribattezzato ‘Next Generation Eu’, da 750 miliardi, di cui 500 a fondo perduto e altri 250 sotto forma di prestiti. (QuiFinanza)

"Nei fatti - ha aggiunto - le risorse verranno versate soltanto quando determinati obiettivi di riforma saranno raggiunti o saranno definite delle fasi di investimento. (Teleborsa) -Lo ribadisce il vicepresidente della Commissione europea,, al quotidiano tedesco Die Welt. (Teleborsa)

Queste richieste faranno quindi parte del pacchetto di riforme che Roma e Bruxelles dovranno concordare già ad ottobre di quest’anno, stando alle Raccomandazioni di maggio. Difficile, se non impossibile, che vengano accordati senza prevedere regole stringenti e un piano di riduzione forzata del debito. (L'HuffPost)

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