C'è speranza per Assange? Cosa dice la sentenza e cosa succede adesso - #893

Italia che Cambia ESTERI

Oggi puntata breve e monotematica, perché sono mezzo malato ma ci tenevo a darvi un aggiornamento importante sul caso Assange. È arrivata la sentenza molto attesa dell’Alta Corte di Londra relativa all’estradizione negli Usa. Ed è una sentenza diciamo moderatamente positiva per il giornalista. Vi faccio un breve riepilogo delle informazioni, premettendovi che su questa vicenda sono un po’ di parte, non riesco ad essere imparziale, quindi ve lo dico qua: io penso che Assange sia uno dei migliori giornalisti del nostro tempo e dovrebbe stare tranquillo a fare il suo lavoro e non rinchiuso in un carcere. (Italia che Cambia)

Su altri media

I due giudici dell’Alta corte britannica pronunceranno il verdetto, nel quale si chiarirà se sarà riaperto il processo oppure se sarà negato ogni ulteriore ricorso che quindi aprirà la strada all’estradizione negli Stati Uniti. (Corriere TV)

“So che Stella Moris è amareggiata da questo esito, che non è quello che speravamo. Ma non è nemmeno il peggiore possibile… temevamo l’estradizione, e credo questo verdetto segni un cambiamento, dovuto anche alla persistenza delle campagne per la liberazione di Julian. (Il Fatto Quotidiano)

La pubblicazione da parte sua nel 2010 di un cospicuo faldone di documenti diplomatici statunitensi riguardanti le guerre in Iraq e in Af… (La Stampa)

Dopo aver esaminato le critiche a quelle obiezioni, che gli USA dovranno poi depositare entro il 14 maggio. Dopo aver esaminato le obiezioni all’attendibilità di quelle garanzie, che gli avvocati di Julian dovranno presentare entro il 30 aprile; (L'INDIPENDENTE)

L’ultima decisione dell’Alta Corte di Londra ha concesso l’appello contro l’estradizione negli Stati Uniti. Il giornalista australiano dovrà dunque aspettare la prossima udienza, il 20 maggio, per conoscere il suo destino. (Radio Radio)

L'ultima carta di una partita lunghissima che potrebbe consentire a Julian Assange di sfuggire all'estradizione negli Stati Uniti - che da quasi 15 anni danno la caccia al giornalista australiano e cofondatore di WikiLeak per aver diffuso documenti top secret del Pentagono e del Dipartimento di Stato contenenti rivelazioni imbarazzanti - la gioca l'Alta Corte di Londra consentendo ad Assange di presentare un nuovo ricorso contro l'estradizione. (ilGiornale.it)