WeWork: sì alle criptovalute come forme di pagamento

Milano Finanza ECONOMIA

Come per l'avvento del Dogecoin, anche l'annuncio di WeWork conferma il progressivo interesse per il mondo delle cripto, sebbene si tema una stretta nella loro regolamentazione negli Usa

La società immobiliare statunitense che fornisce spazi di lavoro condivisi, ha fatto sapere che inizierà ad accettare alcune tipologie di cripotovaluta come forma di pagamento.

Coinbase Global, il gruppo che controlla l'omonima piattaforma, una delle più grandi al mondo nello scambio di beni digitali, sarà il primo a pagare i servizi WeWork in criptovalute. (Milano Finanza)

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Ora Doge ha una capitalizzazione di mercato di 53 miliardi di dollari (48,5 miliardi di franchi svizzeri), che la portano a essere la quinta tra le criptovalute in circolazione. Alcuni analisti avvertono però che l'attuale tendenza è pericolosa e che la bolla Dogecoin sembra inevitabilmente destinata a scoppiare (Ticinonline)

Le criptovalute si stanno affermando sempre di più, per questo motivo i grandi imprenditori si stanno adeguando a questa nuova forma di pagamento. Ora una importante novità unisce l’editoria ai Bitcoin. (kronic)

— MILKY WAY (@milkyway) April 19, 2021. Il sentimento rialzista su DOGE da parte delle due aziende non è certamente immotivato @DogecoinRise to the Milky Way, non solo to the Moon!" (Cointelegraph Italia)

Un piccolo recap su Stacks. Stacks è uno dei progetti più innovativi del settore delle criptovalute e delle blockchain. Il progetto è molto solido – e pertanto andrebbe incorporato nei portafogli con un’ottica di medio e lungo periodo (Criptovaluta.it)