È morto Sandro Petrone, addio allo storico giornalista del Tg2

Petrone è stato anche docente di comunicazione di massa presso la facoltà di Scienze della Comunicazione all'università Sapienza di Roma e presso la Scuola di giornalismo di Perugia.

È morto a Roma Sandro Petrone, storico conduttore del Tg2.

Negli ultimi tempi Petrone si era dedicato così a fare il musicista, una delle sue più grandi passioni, dedicando un album, dal titolo Solo fumo, alla sua malattia. (RomaToday)

Ne parlano anche altre testate

Sistemati nelle diverse sale, in contatto visivo uno con l’altro, suoniamo in diretta. Umore positivo subito palpabile nel nuovo studio di Massimo Stano, appena trasferito da Santeramo in Colle al capoluogo pugliese. (La Repubblica)

Il giornalista conduceva il Tg2 delle 13 ma era stato anche inviato nei principali luoghi di guerra. Un professionista e una persona sensibile. Per la sua scomparsa gli ha dedicato un tweet il Tg2, mentre Gennaro Sangiuliano, direttore del tg, Sandro Petrone è stato una persona esemplare per tutti. (IlTarantino)

Morto il giornalista Sandro Petrone, volto della Rai come inviato di riferimento durante la guerra del Golfo e nel conflitto nei Balcani alla fine degli anni Novanta, oltre a essere stato un anchorman di riferimento del Tg2, per molti anni alla conduzione dell'edizione delle 13 del telegiornale. (Tv Fanpage)

Così il Tg2 sul suo profilo twitter ricorda Sandro Petrone, morto oggi a 66 anni a causa di una grave malattia. Così il, commenta con l'Adnkronos la, caporedattore degli Esteri del Tg2 prima di andare in pensione e giornalista di lungo corso. (Leggo.it)

Come inviato è stato il primo italiano a trasmettere dal Kuwait liberato, dalla ex Jugoslavia, dal Kosovo, dall'Iraq. «Addio a Sandro Petrone, una vita trascorsa al Tg2 Rai prima come inviato nei teatri di guerra internazionali poi capo della redazione esteri. (Quotidiano di Puglia)

utto nel giornalismo italiano: è morto Sandro Petrone, storico volto della Rai. Sandro Petrone, nato a Napoli 66 anni fa, è morto lasciando un grande vuoto in tutto il paese. (Caffeina Magazine)