L'ultima notte di Ayrton Senna "Qui è un pellegrinaggio, nella stanza 200 è tutto come 30 anni fa"

il Resto del Carlino SPORT

Castel San Pietro (Bologna), 1 maggio 2024 – I mobili sono gli stessi di 30 anni fa. La scrivania è sulla sinistra. Vicino c’è una lampada, poco più in là il portavaligie e l’armadio in legno chiaro. Al centro, sorvegliato da un quadro, quel letto dove Ayrton Senna dormì la sua ultima notte. Era il 30 aprile del 1994. Stanza 200, secondo piano dell’Hotel Castello di Castel San Pietro, in provincia di Bologna. (il Resto del Carlino)

La notizia riportata su altri media

Servadei, che all’epoca lavorava all’ospedale ‘Bellaria’ di Bologna, era il neurochirurgo del circuito per la parte italiana e lavorava insieme ad altri specialisti come anestesista, rianimatore, ortopedico coordinati dal neurologo inglese Sid Watkins, il medico della Formula Uno. (il Resto del Carlino)

Sono già passati trent'anni da quel maledetto primo maggio 1994, in cui Ayrton Senna perse la vita a causa di un incidente avvenuto durante il Gran Premio di San Marino, che si svolse a Imola. Un giorno impresso nella memoria degli appassionati della Formula 1. (La Gazzetta dello Sport)

Aveva parlato lungamente con Berger. Domenica, primo maggio 1994. (Undici)

In quella che dal 2004 è la ‘sua’ tribuna della Tosa, non lontano dal punto del tragico schianto di sabato 30 aprile 1994, è stato commemorato Roland Ratzenberger. E lo ha dimostrato anche ieri sera. (il Resto del Carlino)

«È morto Senna». Tutti ricordiamo dove eravamo e cosa stavamo facendo il 1º maggio di trent’anni fa quando fummo raggiunti da questa terribile notizia. Perché quando accadono eventi eccezionali, belli o brutti che siano come la vittoria di un Mondiale di calcio o l’attentato alle torri gemelle, la memoria non può non fissarsi su quell’attimo. (gelocal.it)

Video suggerito A cura di Alessio Morra (Fanpage.it)