Supermercati, oggi lo sciopero. Ma le coop firmano il contratto

Corriere della Sera INTERNO

Sciopero oggi per i 240 mila addetti della grande distribuzione che fanno capo alle aziende associate a Federdistribuzione. Causa: il mancato accordo sul rinnovo del contratto scaduto a dicembre 2019. Si tratta dell’ultima trattativa in sospeso del settore: Confcommercio e Confesercenti hanno firmato il rinnovo il 22 marzo e ieri è arrivata la chiusura anche per la distribuzione cooperativa. Soddisfatte Ancc-Coop, Confcooperative consumo e utenza e Agci. (Corriere della Sera)

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La manifestazione contro l'aumento salariale di 70 euro. A rischio il rinnovo del contratto nazionale (Tempo Stretto)

"Tale decisione è maturata con l'obiettivo di dare risposte concrete e immediate ai propri 22mila dipendenti, che hanno visto in questi anni una progressiva erosione del proprio potere d'acquisto a causa dell'inflazione", si legge nel comunicao, nel quale si aggiunge che "da quattro anni i nostri collaboratori attendono il rinnovo del Ccnl ed è per noi inaccettabile che le trattative si siano ulteriormente arenate per dinamiche che esulano dai loro bisogni". (Tiscali Notizie)

A meno di tre anni dalla sua adesione, Lidl Italia ha preso una decisione significativa, annunciando il suo ritiro da Federdistribuzione con effetto immediato. La decisione è stata presa a seguito della prolungata e intensa trattativa per il rinnovo del contratto collettivo nazionale del lavoro (Ccnl) della distribuzione moderna organizzata, che è venuto a scadenza nel 2019. (Borse.it)

Il sit-in si è svolto sabato scorso in viale Pindaro e ha coinvolto i dipendenti di aziende molto note del settore: Ikea, Leroy Merlin, Lidl, Acqua e Sapone, Carrefour, Coin, Conbipel, Despar, Douglas, In’s mercato, Kasanova, Kiko, Metro, Oasi-Tigre e Penny. (Il Centro)

– A meno di tre anni dall’adesione, Lidl Italia annuncia la decisione di uscire da Federdistribuzione con effetto immediato, a seguito “del continuo ed eccessivo protrarsi delle negoziazioni per il rinnovo del contratto collettivo nazionale della distribuzione moderna organizzata, scaduto nel 2019”. (Agenzia askanews)