Carola Rackete, Cassazione boccia il ricorso

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Carola Rackete, Cassazione boccia ricorso. La comandante della Sea Watch aveva forzato il blocco per entrare al porto di Lampedusa lo scorso 29 giugno 2019.

“Ora sarà importante leggere le motivazioni ma l’esito di oggi mi lascia ben sperare per il proseguio del procedimento” ha detto invece Carola Rackete.

La Corte di Cassazione ha bocciato il ricorso presentato dalla Procura di Agrigento contro Carola Rackete. (Notizie.it )

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La Sea Watch 3 era già stata dissequestrata dal pm della procura di Agrigento Gloria Andreoli lo scorso 25 settembre, in quanto le esigenze probatorie erano ritenute cessate. IL COMMENTO DELL’AVVOCATO – “Non conosciamo ancora le motivazioni ma adesso sappiamo con certezza che avevamo ragione noi: Carola Rackete non andava arrestata” ha detto all’Adnkronos l’avvocato Leonardo Marino, legale della comandante tedesca. (Il Riformista)

È stato legittimo il no del gip di Agrigento all’arresto della comandante della Sea Watch, Carola Rackete. Lo ha detto all’Adnkronos l’avvocato Leonardo Marino, legale di Carola Rackete, la capitana della nave Sea watch, commentando la decisione della Cassazione di rigettare il ricorso della Procura di Agrigento contro la scarcerazione della comandante tedesca. (L'HuffPost)

Arrestata perché aveva salvato vite umane". — Carola Rackete (@CaroRackete) January 17, 2020 Il tweet di Carola Rackete. "Non conosciamo ancora le motivazioni ma adesso sappiamo con certezza che avevamo ragione noi: Carola Rackete non andava arrestata", ha dichiarato l'avvocato Leonardo Marino, legale della comandante tedesca. (L'Unione Sarda.it)

È stato respinto dallail ricorso della Procura dicontro l'ordinanza che lo scorso 2 luglio ha rimesso in libertà, la comandante della nave Sea-Watch 3 approdata a Lampedusa forzando il blocco. (Leggo.it)

Secondo il Gip di Agrigento Alessandra Vella, che lo scorso due luglio non ha convalidato l'arresto di Carola Rackete, la misura coercitiva non andava applicata alla comandante della Sea wacht - che sbagliando manovra nell'entrare in porto aveva speronato una lancia della Gdf che ostacolava l'attracco - perchè la motovedetta della Gdf 'stretta' tra la nave e la banchina non puo' essere considerata nave da guerra; e perche' entrando in porto in piena notte Rackete non ha fatto resistenza ad un pubblico ufficiale ma ha agito in adempimento di un dovere, quello di portare in salvo i migranti che aveva a bordo, circa quaranta persone. (Live Sicilia)

— Carola Rackete (@CaroRackete) January 17, 2020. In un secondo momento, Alessandra Vella, gip di Agrigento, aveva deciso di non procedere alla convalida dell’arresto, in quanto la Rackete avrebbe “adempiuto a un dovere”, scriminante per non procedere sul caso. (Wired Italia)