Facebook, il Garante della privacy chiede un servizio per la verifica del furto dei dati

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Come scoprire se la nostra mail o cellulare sono finiti online. Per prima cosa capiamo se anche i nostri dati sono finiti nel mucchio.

3' di lettura. Si muove anche il Garante Privacy sulla pubblicazione illecita di 533 milioni di dati Facebook, tra cui quelli di circa 36 milioni di italiani, perché il problema è serio.

Ci sono già però strumenti, anche se non di Facebook, per fare questa verifica. (Il Sole 24 ORE)

Su altre testate

Nei giorni passati, dopo la notizia della violazione dei dati di poco meno di 36 milioni di profili italiani in molti avevano invocato un intervento dell’Autorità Garante. I dati inseriti comprendevano ID Facebook, nome utente, indirizzo di email e altri dettagli sul profilo. (Computer Magazine)

Esiste un sito Internet (haveibeenpwned. Solo 2,5 milioni d'indirizzi email sono stati rubati, mentre sono molti di più i dati violati che riguardano il numero di cellulare (Ticinonline)

I dati sono ancora in fase di caricamento sul sito, quindi potrebbe essere necessaria qualche ora prima di ottenere un risultato affidabile All’epoca, la stessa Facebook aveva ammesso di avere subito la violazione di alcuni sistemi di sicurezza, ma di avere risolto il problema nello stesso anno. (QuiFinanza)

Se da allora il vostro nome, la vostra data di nascita, la vostra mail e tanti altri vostri dati personali sono cambiati, allora non vi dovete preoccupare. Tra i tanti Paesi non poteva certo mancare il nostro e chi è appassionato di statistiche deve sapere che le vittime italiane di questo disastro sono a spanne 36 milioni. (Il Fatto Quotidiano)

Il colosso dei social network ha annunciato di aver iniziato ad applicare nuove etichette ai post inseriti nel News Feed: serviranno ad identificare le notizie provenienti da pagine ufficiali di istituzioni pubbliche, pagine create da fan e pagine satiriche. (HelpMeTech)

Che si tratti di attacco hacker o di scraping, però, all’utente non cambia molto: i dati personali di 533 milioni di persone, tra cui numeri di telefono, nomi, indirizzi e molto altro sono comunque finiti in Rete e sono liberamente accessibili a tutti Nelle scorse ore, Facebook ha anche pubblicato un post sul proprio blog ufficiale spiegando tutti i “fatti” su quanto accaduto. (HelpMeTech)