L’Iran è tornato alla corsa atomica

Corriere della Sera ESTERI

L’Iran sta arricchendo «più uranio di quanto facesse nel 2015», prima della firma dell’accordo sul nucleare.

Come siamo arrivati qui Nel 2015 il governo di Rouhani ha negoziato l’intesa con i «5+1», i membri permanenti del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite più la Germania.

La minaccia dei dazi L’Europa ha difeso a lungo l’accordo del 2015 ma non è riuscita a contrastare l’effetto delle sanzioni americane. (Corriere della Sera)

Se ne è parlato anche su altre testate

Per il leader iraniano l'industria atomica del Paese ha raggiunto livelli di gran lunga superiori rispetto a quelli pre Trattato di Vienna. Il presidente iraniano Hassan Rouhani ha dichiarato che attualmente la Repubblica islamica è in grado di arricchire l'uranio a ritmi decisamente superiori rispetto a quelli pre Trattato di Vienna del 2015. (Sputnik Italia)

Il duello fra la Repubblica islamica e gli Stati Uniti si è allargato anche agli alleati europei firmatari dell’intesa. Sempre Rohani ha spiegato che «la risposta militare» per l’uccisione di Qassem Soleimani, «è stata data» ma adesso tocca ai Paesi della regione spingere al ritiro l’America. (La Stampa)

Il presidente iraniano ha quindi richiesto agli Stati Uniti di “chiedere scusa a Teheran” per i suoi “crimini precedenti”. Rouhani ha quindi lanciato una (non troppo) velata minaccia alle truppe delle due potenze occidentali presenti in Medio Oriente. (Money.it)

Lo ha detto il presidente iraniano Hassan Rohani, secondo cui un dialogo con l'Occidente è sempre più difficile ma ancora »possibile«. Lo ha detto Rohani. (Il Messaggero)