Serraj da Conte: la Libia punta alla riapertura dei pozzi di petrolio

la Repubblica ESTERI

Ma Haftar non vuole ancora riaprire i pozzi perché non vuole fare arrivare a Tripoli i miliardi di dollari della vendita del petrolio.

Conte ha promesso a Serraj di rafforzare l'appoggio politico dell'Italia alla Libia, nella Nato, nella Ue e soprattutto con gli Usa.

Per l'Italia la trattativa deve rimanere uno scontro politico, la Libia non deve rientrare in una nuova fase di guerra.

Nessuno vuole la guerra, ma nessuno rinuncia a farla: questo è il contesto del negoziato politico in Libia oggi. (la Repubblica)

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Sirte, iconica città sull’omonimo golfo, è la ‘porta’ verso i giacimenti della Mezzaluna petrolifera libica e attuale fulcro dello scontro tra Haftar in ritirata e le forze del governo di Fayez al-Sarraj che lo incalzano verso est. (L'HuffPost)

Inoltre l’aeronautica haftariana ha colpito Sadada, ad est di Misurata, nel tentativo di bloccare l’avanzata delle forze fedeli a Sarraj. (di Filippo Del Monte ). Dopo una settimana di relativa calma in Libia sono ripresi i combattimenti nell’area di Sirte tra le forze del governo di Tripoli e quelle di Tobruk. (Difesa Online)