Exane: a Unicredit non serve la dote fiscale di Mps, l'M&A farà male agli azionisti

Milano Finanza ECONOMIA

Il valore del 12% si confronta con il 13,85% di CEt 1 Fully loaded alla fine di giugno 2020.

Sulla dote fiscale che Mps porterebbe in dote a Unicredit, 3 miliardi circa, Exane ritiene che avrebbe "poco valore per la banca milanese, perché querst'ultima dispone già di oltre 3 miliardi di crediti fiscali, le Dta, per le perdite riportate".

Un accordo di questo tipo non creerebbe necessariamente valore per gli azionisti di Unicredit". (Milano Finanza)

Se ne è parlato anche su altri giornali

In questo contesto, il Sole 24 Ore riporta che l’Ue sta valutando dei ritocchi alle regole sugli Npl per tenere conto della crisi innescata dalla pandemia, in particolare attraverso un intervento per prorogare le coperture obbligatorie. (Finanza Operativa)

“Il denaro dello Stato – aggiunge Sileoni – deve essere speso oculatamente e, in questo senso, potrebbe essere valutata la possibilità di aggregare, assieme ad MPS, altre banche che stanno uscendo da situazioni di debolezza, creando così un nuovo gruppo di dimensioni in linea con le indicazioni della BCE”. (QuiFinanza)

CHE COSA HA DECISO IL CDA DI MPS. Ma che cosa ha deciso ieri il consiglio di amministrazione del Monte dei Paschi di Siena? Fatti, numeri, commenti e indiscrezioni. Acque sempre più agitante non solo a Siena ma anche a Roma su Mps. (Startmag Web magazine)

Poi procede senza guardarsi indietro", scrive la Jordan, secondo la quale la riservata Melania assomiglia molto al marito. A quattro anni dal suo arrivo alla Casa Bianca come first lady, la bionda e bella ex modella slovena rimane un enigma, ma proprio per questo continua ad incuriosire. (Yahoo Finanza)

Sul fronte europeo la spinta al consolidamento porta verso un polo Commerz-UniCredit Europa. Secondo quanto risulta a Il Sole 24 Ore, il piano all’attenzione deiI Tesoro, primo azionista di Siena, nell’ambito della ristrutturazione e ricapitalizzazione della banca - che potrebbe comportate un aumento fino a 2,5 miliardi - prevede l’integrazione con UniCredit. (Il Sole 24 ORE)

Viene menzionato anche Stefano Buffagni, anch’egli M5S, che “preferirebbe utilizzare i benefici delle Ddta per favorire un’aggregazione, evitando di mettere i soldi pubblici’. (Finanzaonline.com)